Approvata il Disegno di Legge che riforma la Legge quadro sulle disabilità. Tra le novità un’attenzione maggiore nei confronti di un percorso per il raggiungimento dell’autonomia. Ecco come.
È stato approvato dal Consiglio dei Ministri la Legge quadro in materia di disabilità. Il Ddl rientra nelle azioni previste dal Piano nazionale ripresa resilienza (PNRR).
Il Disegno di Legge così come è stato presentato e approvato avvicina l’Italia ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006.
Ma cosa prevede in concreto? Il cuore della Legge quadro sulle disabilità è la riforma del sistema di riconoscimento della condizione di disabilità. Nel Disegno di Legge si trovano anche importanti interventi sulla vita indipendente della persona disabile e l’istituzione di un Garante nazionale per i diritti.
È stata approvata la nuova Legge quadro sulle disabilità
Il 27 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge Delega in materia di disabilità, più noto come Legge quadro sulle disabilità. Il Disegno approvato prevede una serie di riforme profonde, che modificheranno l’iter del riconoscimento, il raggiungimento dell’indipendenza e la garanzia dei diritti, oltre che la tutela dagli abusi.
Una riforma a tutto tondo, che prevede la totale attuazione dei principi contenuti nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006. Sulla nuova Legge quadro sulle disabilità si è espressa favorevolmente Erika Stefani (Lega), Ministra per le disabilità.
Almeno nelle intenzioni, come ha sottolineato FISH, Federazione Italiana Superamento Handicap, l’intento è di semplificare la vita alle persone disabili, in particolare con l’attenzione alla vita indipendente di queste.
Legge quadro sulle disabilità: di cosa si occuperà?
Sono tre i punti fondamentali della riforma della Legge quadro sulle disabilità: l’istituzione del Garante nazionale, la semplificazione del processo d’indipendenza per la vita e l’aggiornamento del sistema di riconoscimento.
La serie completa di revisione strutturale della materia di disabilità interviene su:
- definizioni della condizione di disabilità, riassetto e semplificazione della normativa di settore;
- accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base, unificando tutti gli accertamenti concernenti l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, la sordocecità, l’handicap, anche ai fini scolastici, la disabilità prevista ai fini del collocamento mirato e ogni altra normativa vigente in tema di accertamento dell’invalidità;
- valutazione multidimensionale della disabilità, progetto personalizzato e vita indipendente;
- informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione;
- riqualificazione dei servizi pubblici in materia d’inclusione e accessibilità;
- istituzione di un Garante nazionale delle disabilità.
Legge quadro sulle disabilità: riforma per supportare l’autonomia
Tutti questi interventi hanno l’obiettivo di supportare la vita indipendente, quindi l’autonomia delle persone disabili in età adulta o il maggior sostegno alle famiglie.
Le nuove misure, sopra indicate, rientrano in un piano per il potenziamento dei servizi di supporto, tra cui le infrastrutture sociali di base. Ma il cuore della riforma è l’attuazione di procedimenti più snelli, trasparenti ed efficienti nell’assegnazione e nella revisione delle condizioni di disabilità.
In ultimo, la figura del Garante nazionale, inserita nel sistema di tutela a partire dal 2016, si allarga e specializza per le persone disabili. Il Garante nazionale è un organismo indipendente dagli altri poteri dello Stato con lo scopo di salvaguardare il rispetto dei diritti umani.
Il compito specifico in questo caso sarà quello di: raccogliere le istanze e fornire assistenza alle persone disabili che subiscono violazione dei propri diritti. Dovrà inoltre formulare raccomandazioni alle amministrazioni e promuovere campagne di sensibilizzazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA