Il reddito, la biografia e il vitalizio di Massimo Cacciari, il filosofo e accademico spesso ospite in TV che in passato è stato sindaco di Venezia e deputato per due mandati tra le fila del Partito Comunista Italiano.
Tra gli ospiti più presenti nei vari talk politici televisivi c’è senza dubbio Massimo Cacciari, filosofo e accademico che in perenne collegamento ormai da tempo veste i panni del battitore libero non risparmiando mai “picconate” senza fare distinzioni di colore.
Mai particolarmente tenero con il Movimento 5 Stelle, neanche il premier Giuseppe Conte è riuscito a scampare alle continue stoccate del filosofo specie dopo lo scoppio della pandemia: “Ci tratta come se fossimo dei bambini cretini”.
Cerchiamo allora di scoprire qualcosa in più su Massimo Cacciari, dando uno sguardo alla sua biografia, alla sua dichiarazione dei redditi e al vitalizio percepito visto i due mandati da deputato completati a cavallo degli anni ‘70 e ‘80.
La biografia di Massimo Cacciari
Nato a Venezia il 5 giugno del 1944, Massimo Cacciari della città lagunare è stato sindaco dal 1993 al 2000 (appoggiato da tutto il centrosinistra) e poi dal 2005 al 2010 (appoggiato da La Margherita e UDEUR).
In mezzo c’è stata una esperienza a Bruxelles nei panni di europarlamentare, durata poco visto che un anno dopo si è candidato alla guida della del Veneto (fu sconfitto da Galan) optando poi per il seggio di consigliere regionale.
Non era di certo però Massimo Cacciari un filosofo prestato alla politica: militante prima di Potere Operaio e poi del Partito Comunista Italiano, proprio per il PCI è stato deputato dal 1976 al 1983.
Laureato in Filosofia all’Università di Padova nel 1967, nel 1980 ha iniziato la sua carriera accademica come associato di Estetica presso l’Istituto di Architettura di Venezia, diventando cinque anni più tardi professore ordinario.
Dopo aver fondato nel 2002 la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele a Cesano Maderno, attualmente è Presidente della fondazione Gianni Pellicani e insegna Pensare filosofico e metafisica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
I guadagni
Non è possibile stabilire a quanto di recente ammontino i guadagni di Massimo Cacciari. In una intervista a La Verità del febbraio 2020 ha comunque dichiarato come “uno come il sottoscritto versa il 60% del suo reddito in tasse”.
In un articolo de La Nuova Venezia datato maggio 2008, a Massimo Cacciari viene attribuita una dichiarazione dei redditi, riferita probabilmente all’anno precedente, pari a 210.824 euro.
Essendo stato per sette anni deputato, il filosofo ha anche diritto a un vitalizio parlamentare motivo questo, durante la discussione sul ricalcolo o meno dell’assegno, di aspri scontri con il Movimento 5 Stelle.
Stando a quanto riportato da La Repubblica, con il passaggio dal retributivo al contributivo il vitalizio di Cacciari dovrebbe passare da 4.724 euro lordi a 1.551 euro, per una sforbiciata così di 3.173 euro.
In un articolo di Libero del 2015 si parlava di un vitalizio da 2.884 euro al mese frutto di 120.805 euro di contributi versati, con una sproporzione di 432.995 euro. “Prendo il vitalizio e allora? - è stata la risposta di Massimo Cacciari - Non ho mai fatto i conti, li tolgano ma non solo a me”.
“Non è questione di diritti acquisiti – ha poi spiegato il filosofo nel 2018 tornando sull’argomento – conosco personalmente colleghi che rischiano di finire sotto la soglia dell’indigenza”.
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