Ennesimo dietrofront del board del New York Stock Exchange (NYSE), che solo tre giorni fa aveva ritrattato sul delisting di tre titoli Tlc cinesi: le transazioni riguardanti China Telecom, China Mobile e China Unicom saranno sospese a partire da lunedì 11 gennaio.
Ennesimo passo indietro da parte dei vertici del New York Stock Exchange (NYSE), che nella giornata di oggi – giovedì 7 gennaio – hanno deciso di procedere con il delisting di tre titoli Tlc cinesi dal proprio indice: China Telecom, China Mobile e China Unicom.
Una mossa che ha spiazzato gli ambienti finanziari, poiché rappresenta il secondo dietrofront del NYSE sulla sospensione delle transazioni relative ai tre colossi delle telecomunicazioni del Dragone. Secondo quanto annunciato dai vertici dell’indice, gli scambi saranno bloccati a partire da lunedì 11 gennaio.
Retromarcia del NYSE: sì al delisting di tre Tlc cinesi
Lo scorso 31 dicembre i vertici del NYSE – primo indice al mondo in termini di volume di scambi – avevano annunciato il delisting di tre aziende cinesi legate a doppio filo all’Esercito Popolare di Liberazione, le forze armate di Pechino. La decisione era conforme all’ordine esecutivo emanato dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, teso a bloccare gli investimenti sulle aziende del Dragone che – secondo il tycoon – finanziano l’apparato militare cinese.
Poi, ad inizio settimana, le consultazioni tra le autorità di regolamentazione e i rappresentanti del NYSE avevano indotto quest’ultimi a smarcarsi dalle disposizioni del leader Repubblicano, assorbite invece dagli indici MSCI, S&P500 Dow Jones e FTSE Russell.
Una decisione apparentemente definitiva, ma che oggi è stata ribaltata nuovamente dai vertici della Big Board, spiazzando i mercati: secondo quanto riferito dai rappresentanti dell’indice, l’ennesimo dietrofront è stato dettato dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC), segmento del Dipartimento del Tesoro americano, che ha caldeggiato l’estromissione dal NYSE dei tre titoli Tlc cinesi.
La rimozione di China Telecom, China Mobile e China Unicom dalla Borsa USA non impedirà tuttavia agli investitori internazionali di continuare a piazzare le loro scommesse su questi titoli: le tre aziende Tlc sono infatti quotate anche sul mercato azionario di Hong Kong (HKSE).
Da chiarire, ora, gli effetti che questa retromarcia avrà sulla centralità del NYSE e del mercato statunitense, visto il peso dei titoli cinesi – una raccolta da 144 miliardi di dollari negli ultimi vent’anni – sull’azionario a stelle e strisce. Più facile da immaginare, invece, la reazione di Pechino, con la China Securities Regulatory Commission che aveva già criticato la decisione originale del NYSE, “dannosa per le regole e l’ordine dei mercati”.
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