I mercati oggi frenano, con gli indici giapponese e cinesi in scivolata. I rischi legati all’inflazione elevata e alla diffusione dei contagi oscurano la ripresa. Che succede?
Mercati oggi: azioni asiatiche in frenata e future USA incerti, pressati dalle ombre della pandemia e dai timori di un’inflazione galoppante ancora per mesi.
Le azioni oscillano in Giappone e Cina dopo essere scese dai minimi, mentre l’indice di Hang Seng sale, spinto dal piano di Pechino di esentare le società quotate in borsa a Hong Kong dalla normativa sulla sicurezza informatica.
Si rincorrono, intanto, dichiarazioni sull’inflazione in rialzo, soprattutto dagli USA. Dopo le rassicurazioni di Powell sulla transitorietà dell’impennata dei prezzi, il segretario del Tesoro Yellen ha affermato di aspettarsi “molti altri mesi di rapida crescita dell’inflazione”.
Cosa succede oggi nei mercati?
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Alle ore 8.18 circa italiane, il Nikkei giapponese perde lo 0,88% e gli indici Shanghai e Shenzhen passano in rosso, diminuendo rispettivamente di 0,65% e 0,95%.
In territorio negativo anche il Kospi della Corea del Sud e Taiwan, mentre Hong Kong guadagna lo 0,32%.
In Giappone, la banca centrale ha aggiornato al ribasso le stime di crescita del PIL nel 2021, prevedendo un +3,8% a fronte della precedente proiezione a +4,0%.
Rimangono invariati i target dei rendimenti a -0,1% per i titoli di stato a breve termine e a 0% per quelli decennali. Per le banche commerciali la BoJ ha previsto prestiti a tasso 0 al fine di accelerare il finanziamento di progetti legati alla transizione energetica.
Da segnalare in Asia che TSMC, la più grande azienda asiatica per capitalizzazione di mercato al di fuori della Cina, è scesa di quasi il 4% dopo i suoi guadagni di giovedì.
Mentre il più grande produttore di chip del mondo ha registrato vendite trimestrali record e prevede ricavi più elevati per il trimestre in corso, gli investitori hanno preso profitti, temendo che i tempi migliori del colosso possano essere già essere passati.
La caduta di TSMC ha pesato su molte altre azioni legate ai semiconduttori nella regione. La debolezza delle azioni legate ai chip ha anche contribuito a far scendere l’S&P 500 dello 0,33% e il Nasdaq Composite dello 0,70% giovedì.
L’incertezza inflazione pesa sugli scambi
Oltre al fattore Covid, con la variante Delta che si diffonde rapidamente, l’inflazione resta l’argomento caldo per gli investitori.
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell durante la notte ha difeso la posizione accomodante della banca centrale di fronte all’elevata inflazione.
I funzionari si aspettano un’impennata transitoria delle pressioni sui prezzi durante la riapertura della pandemia, ma alcuni altri temono un’inflazione più vischiosa che potrebbe danneggiare le prospettive economiche.
Non solo, un’altra questione chiave è se le strozzature nell’approvvigionamento di materie prime che alimentano l’inflazione porteranno o meno a pressioni sui prezzi durature e a un ripensamento della politica monetaria.
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è aumentato, ma è previsto un terzo ritiro settimanale.
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