Mercati oggi segnati ancora dalle perdite asiatiche innescate dalla Cina all’inizio delle settimana. Perde terreno anche il Giappone, frenato dalle stime FMI. Che succede nella giornata della Fed?
Mercati oggi scossi ancora dalla stretta normativa cinese: le Borse asiatiche vanno in rosso e Hong Kong fatica a recuperare il clamoroso tonfo di inizio settimana.
La giornata si preannuncia cruciale per i trader: oggi c’è la Fed, con la conferenza stampa di Powell attesa per conoscere eventuali novità su inflazione e tapering.
Le azioni asiatiche sono diminuite in ciascuna delle tre sessioni precedenti poiché le repressioni regolamentari in Cina hanno agitato i titoli nei settori della tecnologia, della proprietà e dell’istruzione. I mercati cinesi hanno riscontrato deflussi dal valore di 2,6 miliardi di dollari in due giorni.
In questa cornice, che succede oggi nei mercati?
Mercati: Asia ancora in rosso, colpito anche il Giappone
Oggi i media finanziari statali cinesi hanno sollecitato la calma dopo le vendite da panico dei giorni scorsi.
Le azioni cinesi hanno oscillato avanti e indietro nei primi scambi e non hanno ripetuto i bruschi crolli visti all’inizio della settimana.
Tuttavia, l’Asia resta scossa e in territorio negativo. Alle ore 8.22 circa, il Nikkei perde l’1,39% e gli indici Shenzhen e Shanghai si muovono contrastati: il primo poco sopra la parità, il secondo a -0,47%.
Hong Kong ha recuperato e scambia a +0,71%. Il tonfo di inizio settimana, comunque, rimane pesante.
Da evidenziare, nei movimenti di Borsa odierni, il calo del Giappone. Il FMI ha aggiornato le stime di crescita, mettendo in allerta proprio l’Asia che è stata declassata a causa di nuovi contagi e scarse vaccinazioni.
Nelle nuove previsioni, si indeboliscono sia Cina che Giappone, con quest’ultimo che passa da una stima di ripresa a +3,3% a una di 2,8% per il 2021.
In attesa della Fed, cosa osservare nei mercati?
I cali delle azioni asiatiche martedì si sono diffusi ad altri mercati durante la notte, causando un leggero arretramento di Wall Street dai massimi record stabiliti all’inizio della settimana.
Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in ribasso dello 0,2%, l’S&P 500 ha perso lo 0,5% e il Nasdaq Composite è sceso dell’1,2%.
Google, Microsoft e Apple hanno riportato utili trimestrali record, sebbene le azioni del produttore di smartphone siano diminuite nel trading after-hour sulla scia di una previsione di crescita più lenta.
Il rendimento dei titoli del Tesoro di riferimento a 10 anni è salito leggermente all’1,2478% da una chiusura statunitense dell’1,234% di martedì.
I prezzi del petrolio sono aumentati poiché i dati del settore hanno mostrato che le scorte di greggio e prodotti statunitensi sono diminuite più bruscamente del previsto la scorsa settimana, superando le preoccupazioni sulle conseguenze dell’aumento dei casi di COVID-19
© RIPRODUZIONE RISERVATA