Mercati sempre vigili su quanto sta accadendo in Cina: la vicenda Evergrande non è risolta e detta ancora prudenza negli scambi. Intanto, il petrolio balza verso nuovi massimi.
Mercati oggi: azioni asiatiche mostrano un avvio prudente, poiché un balzo dei prezzi del petrolio ai massimi da tre anni potrebbe infiammare i timori di inflazione e aggravare la recente svolta da falco di alcune delle principali banche centrali.
Il petrolio ha superato i picchi di luglio, mentre la carenza di gas naturale in Europa ha fatto aumentare i costi in tutto il continente.
Intanto, gli investitori guardano ancora alla Cina e agli sviluppi del colosso immobiliare Evergrande, senza ufficiali vie d’uscita.
Cosa succede oggi nei mercati?
Mercati: Asia sempre pressata dalle incognite in Cina
I mercati asiatici sono in recupero, ma con prudenza. Alle ore 8.10 circa di oggi, il Nikkei è di poco sotto la parità e gli indici Shenzhen e Shanghai scambiano rispettivamente a +0,34% e -0,69%.
Hong Kong risale dopo il tumulto dei giorni scorsi e guadagna lo 0,57%.
Il destino del China Evergrande Group è rimasto una grande incognita dopo che il gigante immobiliare ha mancato un pagamento su obbligazioni offshore, con un ulteriore pagamento dovuto questa settimana.
Il regolatore immobiliare cinese ha intensificato la supervisione dei conti bancari dello sviluppatore in difficoltà per garantire che i fondi vengano utilizzati per completare i progetti abitativi e non deviati per pagare i creditori. Nel frattempo, l’unità di auto elettrica di Evergrande non procederà con una proposta emissione di azioni denominate in yuan.
Steve Brice, chief investment officer di Standard Chartered Wealth Management ha ricordato:
“Chiaramente, ciò che sta accadendo nell’economia cinese sta ricevendo molta più attenzione a livello globale. Indubbiamente vedremo un rallentamento dell’economia in Cina mentre ci muoviamo nel prossimo anno. La domanda ora è fino a che punto ciò accadrà e le implicazioni a catena per la crescita globale.”
La crisi energetica che sta dilagando nel mondo, sta costringendo anche alcune industrie del Dragone a chiudere per prezzi di elettricità troppo alti e la carenza stessa dell’energia.
Petrolio in rally, focus anche su USA e Germania
I mercati sono segnati dal balzo del petrolio, con la quotazione Brent che supera i 78 dollari al barile e i future WTI che viaggiano sui 75.
Gli occhi saranno anche sulla politica fiscale degli Stati Uniti con la Camera dei Rappresentanti che voterà questa settimana su un disegno di legge per le infrastrutture da 1 trilione di dollari.
Intanto, l’euro è stabile a 1,1719 dollari mentre gli investitori riflettono sulle implicazioni di un governo tedesco guidato dai socialdemocratici, in testa nel conteggio dei voti in Germania.
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