I mercati scambiano in territorio positivo oggi, allontanando i timori sulle mosse della Fed. Nella settimana che vedrà in primo piano BCE e BoE, i trader osservano anche l’impennata del greggio.
Mercati oggi: azioni in aumento nel mezzo di un rally dei titoli tech cinesi, mentre i futures statunitensi avanzano.
Parte dei timori per la prospettiva di una politica monetaria più restrittiva della Federal Reserve si è attenuata, anche se test importanti incombono questa settimana, con i tassi di interesse del Regno Unito che dovrebbero aumentare e l’impennata dei prezzi del petrolio si aggiunge alle preoccupazioni per l’inflazione.
In attesa delle riunioni di BCE e BoE, i venti di guerra continuano a soffiare in Ucraina, lasciando sul tavolo diverse opzioni, quali sanzioni commerciali e finanziarie, a impensierire gli investitori.
In questa cornice di eventi, vediamo cosa succede oggi nei mercati.
Mercati: Asia in rialzo spinta dal tech
Alle ore 8.11 il Nikkei e l’Hang Seng di Hong Kong avanzano entrambi dell’1,07%. Cina e Kospi della Corea del Sud sono chiusi per il Capodanno lunare.
Le azioni dell’Asia-Pacifico aumentano, quindi, per il secondo giorno, aiutate dal rialzo di un indice tecnologico di Hong Kong sulle scommesse che il peggio della repressione di Pechino sul settore potrebbe essere passato.
I dati di domenica 30 gennaio hanno mostrato che l’attività delle fabbriche cinesi è rallentata a gennaio a causa della recrudescenza dei casi Covid e dei duri blocchi che hanno colpito la produzione e la domanda.
Il Pmi manifatturiero ufficiale (Nbs) ha subito ancora un calo a 50,1, il livello limite per registrare un’espansione. A diminuire sono stati anche gli indicatori su occupazione, nuovi ordini e vendite estere.
I numeri hanno confermato l’andamento più fragile dell’economia del Dragone.
La settimana che verrà per i mercati: banche centrali e Ucraina in focus
Si apre oggi una settimana ricca di spunti per i trader.
La situazione di stallo sull’Ucraina rimane una spina nel fianco del mercato, con la preoccupazione che un’invasione russa possa limitare ancora di più le forniture di gas vitali all’Europa occidentale. Nel frattempo, nel pieno delle tensioni geopolitiche, il prezzo del petrolio corre e il greggio Brent ha sfiorato i 90 dollari al barile.
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Riflettori accesi anche sulle banche centrali. È probabile che la Banca d’Inghilterra aumenti di nuovo i tassi questa settimana, continuando la tendenza globale verso una politica più restrittiva. Anche la Banca Centrale Europea si riunisce, ma dovrebbe attenersi alla sua argomentazione secondo cui l’inflazione si ridurrà nel tempo.
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