I mercati oggi aprono al ribasso, pressati da rinnovati timori sull’inflazione in aumento. Le azioni tech sono crollate a Wall Street: che succede nelle Borse?
I mercati oggi subiscono il timore di un’impennata dell’inflazione.
I titoli asiatici e i futures sulle azioni statunitensi sono scivolati, dopo una caduta di Wall Street nella notte guidata dai big tech. Il Nasdaq è crollato, con l’aumento dei prezzi delle materie prime ha alimentato la preoccupazione per l’inflazione.
Che succede oggi nei mercati?
Inversione di rotta nei marcati: che succede oggi?
Si indebolisce l’ottimismo nelle Borse e gli scambi oggi partono all’insegna di perdite e ribassi.
L’indice azionario Asia-Pacifico di MSCI è sceso come non accadeva da marzo, con la tecnologia sottoperformante e in ribasso dal Giappone a Hong Kong.
I contratti Nasdaq 100 sono arretrati di circa l’1% dopo che l’indice è crollato sulla preoccupazione che una maggiore inflazione potrebbe spingere verso l’alto i tassi di interesse, pesando sulle valutazioni azionarie. Anche i futures S&P 500 sono scesi, dopo che l’indicatore ha abbandonato il massimo storico.
Il petrolio è calato sulle crescenti preoccupazioni riguardanti la chiusura del più grande oleodotto statunitense.
I riflettori rimangono sull’ampio rally delle materie prime, che minaccia di alimentare le pressioni sui prezzi. I dati hanno mostrato che i prezzi di fabbrica della Cina sono cresciuti più del previsto ad aprile.
Alle ore 8.15 circa italiane, il Nikkei è in caduta libera, con perdite del 3,18% e gli indici cinesi sono in recupero, con lo Shenzhen a +0,44% e lo Shanghai a +0,48%. Hong Kong resta in territorio negativo, -1,64% e il Kospi perde l’1,16%.
Nella notte, Wall Street ha chiuso al ribasso poiché il nervosismo inflazionistico ha allontanato gli investitori dai titoli leader della ripresa (tech) a favore dei ciclici, che trarranno maggiori benefici man mano che l’economia acquisisce slancio.
Il Dow Jones Industrial Average si è ritirato dai massimi record raggiunti all’inizio della giornata negli Stati Uniti. L’S&P 500 ha esteso le perdite all’1% e il Nasdaq Composite ad alto contenuto tecnologico è sceso del 2,55%.
Inflazione osservata speciale: cosa accadrà?
Il rapporto sull’inflazione statunitense del 12 maggio è osservato speciale e rischia di sconvolgere i mercati.
Si prevede che i dati dell’IPC mostreranno un forte aumento ad aprile, anche se la lettura anno su anno sarà amplificata dallo shock pandemico nel 2020.
Il dibattito insiste sul fatto che il previsto aumento dell’inflazione potrebbe costringere la Federal Reserve all’inasprimento della politica prima di quanto suggeriscono gli orientamenti attuali.
Intanto, la speculazione secondo cui la crescente pressione sui prezzi avrebbe eroso il valore del dollaro ha mantenuto la valuta statunitense vicino a un minimo di almeno 2 mesi.
Il biglietto verde debole ha aiutato la sterlina a salire a $ 1,412, il massimo dal 25 febbraio, nonostante il leader scozzese abbia affermato che un altro referendum sull’indipendenza è inevitabile dopo la clamorosa vittoria elettorale del suo partito.
Le crescenti aspettative di inflazione hanno aumentato i rendimenti del Tesoro USA a più lungo termine. Il rendimento dei Treasury a 10 anni è salito all’1,5914% dopo essere crollato venerdì al minimo di due mesi dell’1,469%.
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