L’Italia chiude il primo trimestre dell’anno con -6,35% sul mercato automotive. Brusco calo di FCA.
Il mercato auto in Italia continua a calare. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, il mese di marzo si è concluso con 194.234 immatricolazioni, quindi con il 9,51% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il primo trimestre del 2019 è quindi tutto col segno negativo, visto il calo di gennaio (-7,55%) e febbraio (-2,42%) che portano il consuntivo a un calo complessivo di -6,43% rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
Come sottolineato dal Centro Studi Promotor, il calo di marzo 2019 è significativo perché è in questo mese dell’anno che solitamente si registra un buon numero di vendite. A contribuire al calo ci sono i problemi con il Diesel, messo al bando da numerose amministrazioni, oltre agli incentivi dell’Ecobonus che sono ancora fermi e all’Ecotassa sulle auto che inquinano più di 160 g/CO2 al km.
Il calo di marzo pesa soprattutto su FCA, peggio della quale fa solo Ford. Di seguito tutti gli andamenti delle immatricolazioni in Italia.
Mercato auto Italia, a marzo tutti in calo
Ford è stata la peggiore: con 12.296 registrazioni ha registrato un -20,85%, peggiore soltanto a FCA. Il gruppo italo americano nell’ultimo mese ha registrato il -19.31% rispetto a marzo 2018, peggiorando anche rispetto al mese di febbraio. L’unico marchio in crescita è Lancia, con +15,46%, mentre calano Alfa Romeo -57%, Fiat -21,47%, Jeep -8,38% e Maserati con -54,12%.
PSA cala soltanto del -2,79% soprattutto per il calo di Peugeot del -5,49%. Citroen scende di -1,97%, così come Opel con -1,23%. L’unica a crescere è DS del +14,95% che equivalgono a 369 veicoli venduti.
Il terzo costruttore subisce un calo altrettanto contenuto: Volkswagen segna -1,94% con -3,53% del marchio omonimo, -1,8% di Skoda e -3,59% di Audi. Le uniche a crescere sono Seat, con +13,61% e Lamborghini con +71,43% che per la casa di supercar significa 24 immatricolazioni.
Tedesche in calo, Daimler accusa il crollo Smart
Daimler con 8.662 immatricolazioni, registra -17,97% a causa del crollo del -22,07% subito dalla Smart. Questa crisi della casa delle utilitarie va vista tra le cause che hanno portato il colosso tedesco a cedere metà compagnia a Geely.
Smart sarà quindi un brand completamente elettrico ma condotto per metà da Daimler e per metà dal gigante cinese. Anche la Stella comunque cala del -16,32%, ma in generale Daimler fa meglio di BMW che cala con -1,98%. Mini invece cresce del +7,59%.
Daimler fa comunque meglio di BMW in calo dell’1,98% e la Mini in crescita del 7,59%.
Crescono Gruppo Renault e Volvo, cala Jaguar Land Rover
L’unico a crescere è il Gruppo Renault, con ben +11,56% di immatricolazioni grazie a Dacia che fa +80,8%, visto che la Losanga chiude con -12,23%.
Nel settore premium fa bene anche Volvo, che cresce di +11,92%, a differenza di Jaguar Land Rover che crolla con -45,62%. Fanno male entrambi i brand, dal momento che Jaguar chiude il mese con -47,91% e Land Rover con -44,41%.
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