Il patrimonio e la biografia Michael Bloomberg, l’imprenditore e politico che dopo essere stato il sindaco di New York nel 2020 ha tentato anche la scalata alla Casa Bianca.
Quanto guadagna Michael Bloomberg? Una domanda questa assolutamente lecita visto che, stando alla classifica 2023 stilata da Forbes, stiamo parlando di quella che sarebbe la settima persona più ricca al mondo.
Per la prestigiosa rivista americana, Bloomberg al 2023 potrebbe contare su un patrimonio personale pari a 94,5 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto a quella che era stata la stima fatta da Forbes nel 2019.
Michael Bloomberg ha costruito la sua fortuna grazie all’omonima società di servizi finanziari, software e mass media, di cui è stato il ceo fino alla sua scesa in politica: dal 2002 al 2013 infatti è stato il sindaco di New York, candidandosi poi nel 2020 alle primarie dei Democratici in vista delle elezioni presidenziali.
La corsa per la Casa Bianca però non è andata al meglio, con l’imprenditore che a metà primarie ha deciso di ritirarsi e di appoggiare Joe Biden; a differenza degli altri aspiranti candidati, si è totalmente finanziato da solo la sua campagna elettorale con il flop alle urne che è costato un piccolo salasso alle casse del magnate.
Nonostante i tanti soldi spesi di tasca propria in occasione delle primarie del 2020, Michael Bloomberg negli ultimi anni avrebbe accresciuto il proprio patrimonio con la pandemia che non sembrerebbe aver intaccato i suoi affari.
La biografia di Michael Bloomberg
Nome: Michael Bloomberg
Data di nascita: 14 febbraio 1942
Luogo: Boston (Stati Uniti)
Famiglia: divorziato con due figlie
Istruzione: laurea in Ingegneria Elettronica presso la Johns Hopkins University, master in Business Administration presso la Harvard University
Partito: Partito Democratico
Ruolo: ex sindaco di New York dal 2002 al 2013
Lavoro: co-fondatore e proprietario della Bloomber LP
Curiosità: da ragazzo è stato un appassionato radioamatore, mentre adesso pilota un elicottero AW109
La candidatura alle elezioni Usa 2020
Michael Bloomberg ha costruito la sua fortuna grazie alla sua omonima azienda, da anni leader mondiale tra i mass media nel settore dei dati finanziari, ma è diventato famoso anche per il suo impegno politico.
Appartenente inizialmente al Partito Repubblicano, tra le cui fila è stato eletto per la prima volta sindaco di New York nel 2002 mantenendo poi la carica fino al 2013, si è poi sfilato candidandosi come indipendente alle successive elezioni.
Da sempre infatti il magnate era considerato un repubblicano anomalo, viste le sue posizioni a favore dell’aborto e ai diritti della comunità LGBT oltre a un veemente ostracismo verso la diffusione delle armi.
Nel 2018 si è iscritto invece ai Democratici cosa che subito ha fatto pensare a una sua candidatura alle primarie per la scelta del candidato presidente. Dopo una serie di smentite, alla fine aveva ufficializzato lasua presenza in queste primarie.
Già nel 2016 Michael Bloomberg era stato molto vicino a presentarsi alle elezioni presidenziali come indipendente. Dopo la vittoria di Hillary Clinton alle primarie, decise però di fare un passo indietro per non togliere voti preziosi alla ex first lady favorendo così di fatto il poco amato Donald Trump.
Una decisione simile è stata presa anche nel 2020, con il miliardario che ha scelto di ritirarsi dopo aver preso parte con scarsi risultati soltanto al Super Tuesday, appoggiando poi il futuro presidente Joe Biden.
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