Moneyfarm: ecco come investire nel 2019

Francesca Caiazzo

13 Febbraio 2019 - 12:26

Gli analisti prevedono un anno incerto. Ecco i suggerimenti per scegliere tra le asset class di investimento.

Moneyfarm: ecco come investire nel 2019

Il 2019 sarà un anno complesso: la debolezza del contesto economico a livello globale preoccupa e induce alla prudenza, ma analizzando bene tutti gli indicatori, è possibile intravedere scenari interessanti per chi ad esempio intende investire a lungo termine.

È quello che fatto Moneyfarm nel report “Outlook 2019 e scelte strategiche di portafoglio”, evidenziando che l’anno in corso resta complesso a causa dei timori per l’eventualità di una recessione a livello globale e delle previsioni di volatilità superiori alla storia recente.

Nel documento si sottolinea, dunque, che i rendimenti attesi per l’azionario dei paesi sviluppati sono i migliori degli ultimi cinque anni, mentre quelli delle obbligazioni sono in linea con il livello attuale dei tassi negli Usa e contenuti nell’Eurozona.

Infine, gli analisti si attendono rendimenti inferiori al passato per i bond societari, che risultano dunque meno attraenti.

Il contesto economico globale

L’economia mondiale sta rallentando, i segnali ci sono tutti. Ma stiamo per assistere a una recessione globale?

I timori sono concreti: il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescite portandole a 3,6% nel 2019 e in Europa ci sono la Germania e l’Italia a destare preoccupazione, senza sottovalutare le dispute commerciali che stanno creando significative tensioni.

In questo contesto, è difficile prevedere una vera e propria recessione, ma

“probabilmente gli utili delle aziende scenderanno, così come le valutazioni azionarie. Le aspettative di inflazione saranno riviste verso il basso”

sottolinea Moneyfarm nel documento.

Rendimenti attesi per l’obbligazionario

Il 2019 sarà dunque un anno incerto nel quale bisognerà valutare attentamente eventuali investimenti.

Gli analisti ricordano che nel 2018 l’obbligazionario governativo è stata l’unica asset class che ha registrato risultati positivi sia negli Stati Uniti che nell’Eurozona. Malgrado ciò, avvertono, “le valutazioni non sono migliorate di molto”.

In particolare, negli Usa si prevede un rialzo dei tassi graduale e contenuto mentre nell’Eurozona,

“è esplicativo illustrare i rendimenti attesi tedeschi, che ben rappresentano il quadro generale di ritorni che aspettiamo per i bond governativi europei. La duration molto alta e il percorso di crescita dei tassi, condizionato dal livello attuale ancorato ai minimi storici, genera perdite in conto capitale tali da vanificare la componente cedolare, compromettendo il rendimento atteso per questa asset class nei prossimi anni”

si legge nel report.

Per quanto riguarda i Paesi emergenti, infine,

“con un tasso di rendimento di partenza attorno al 6% e una duration di conseguenza contenuta vediamo questa asset class con favore”.

Rendimenti attesi per l’azionario

Sul fronte dell’azionario, Moneyfarm fornisce previsioni diverse per i Paesi sviluppati e per i mercati emergenti.

Per i primi, gli analisti si attendono un “drastico miglioramento delle prospettive”: il rapporto tra il costo dei titoli e l’attività economica delle aziende è diminuito raggiungendo livelli convenienti per la prima volta negli ultimi cinque anni. Inoltre, i margini di profitto netti rispetto al giro di affari sono piuttosto alti e soddisfacenti.

“In questo momento i rendimenti attesi dell’azionario dei Paesi sviluppati sono tra i migliori degli ultimi cinque anni”

sottolineano gli analisti.

Differente le previsioni per i rendimenti dei mercati emergenti che sono attesi in peggioramento. E in questi Paesi, sono convinti gli analisti, ci sarà un maggior impatto delle tensioni commerciali rispetto ai mercati sviluppati.

Bond societari e volatilità

Secondo le previsioni, nel 2019 sarà meno conveniente investire in bond societari.

“Il rendimento di queste obbligazioni remunera due tipi di rischio: rischio tasso d’interesse e rischio di credito legato all’eventuale default delle aziende”

spiegano gli analisti, che dunque, si attendono rendimenti positivi ma più bassi rispetto al passato.

Infine, nel 2019 bisognerà avere particolare attenzione alla volatilità che è destinata ad aumentare per quasi tutte le asset class, tranne – prevede Moneyfarm - per l’azionario dei Paesi sviluppato per il quale è attesa al 15%, comunque sempre superiore alla media degli ultimi cinque anni che si era attestata all’11%.

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