Dopo l’Italia, rischio recessione anche in Europa? Intanto il vicepresidente della Commissione Ue, Dombrovskis, accusa il governo.
Che fosse prevista era noto, ma non per questo la recessione tecnica dell’Italia certificata ieri dai dati Istat non preoccupa.
L’Italia, innanzitutto. Ma anche l’Europa. I segnali di debolezza che provengono dal Belpaese avranno riverberi sugli altri Paesi dell’Unione? E soprattutto, c’è un rischio recessione a livello europeo?
Intanto da Bruxelles arriva un duro monito all’Italia: “La recessione è colpa del governo”.
Rischio recessione in Europa
Ad analizzare la situazione economica in Europa per cogliere eventuali segnali di pericolo recessione, come avvenuto in Italia, è il Sole 24 Ore.
D’altronde, ipotizzare che quanto stia avvenendo nel nostro paese possa contagiare le altre nazioni non appare banale. E guardandoci intorno, gli elementi di incertezza e instabilità non sembrano promettere nulla di buono.
La crescita dell’Eurozona (Italia a parte) ha registrato una brusca frenata, segnando la più bassa espansione dal 2014. Basti pensare che il Pil nei 19 Paesi dell’euro è aumento dello 0,2% nel quarto trimestre 2018 e dell’1,2% su base annua.
Nel dettaglio, l’Italia si mostra molto più sofferente delle altri grandi economie europee con una crescita ferma allo 0,8%. Il 2018 non si è chiuso granché bene neanche per la Germania che archiviato una crescita annua di appena l’1,5%.
Nei prossimi giorni, i tedeschi comunicheranno il Pil del quarto trimestre: secondo alcune previsioni dovrebbe attestarsi tra +0,1/0,2%, in miglioramento rispetto al -0,2% dell’estate scorsa, ma non è escluso ce venga confermato il trend negativo. La Germania eviterà la recessione o seguirà le sorti dell’Italia?
Recessione Eurolandia: serve cautela
Nonostante i ritmi di crescita stiano subendo un forte rallentamento, il Sole 24 Ore suggerisce cautela nell’ipotizzare un vero e proprio rischio recessione in Europa.
“I rischi sono sicuramente orientati al ribasso, la Bce dovrà forse evitare di alzare i tassi per non far precipitare le cose penalizzando le aziende più deboli (quelle “marginali”) sul piano creditizio, ma solo un forte shock potrebbe davvero far deragliare Eurolandia”
si legge sul quotidiano.
Certo pesano le incertezze e l’instabilità politiche, prima fra tutte le trattative sulla Brexit, mentre a livello interno, la politica italiana contribuisce a rendere il paese più vulnerabile. Ma secondo gli analisti di Barclays, l’Europa si sta dirigendo lentamente verso la stabilizzazione, sebbene nel breve periodo potrebbero rimanere segnali di debolezza.
“Recessione Italia è colpa del governo”
Nel frattempo, da Bruxelles arrivano pesanti accuse al nostro Paese. Dalle pagine di Repubblica, il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, non usa mezzi termini e attribuisce la drammatica situazione economica al governo giallo-verde.
“Il rallentamento dell’economia derivante da fattori esterni come tensioni commerciali o difficoltà dell’economia globale sta interessando molti Paesi, ma l’Italia rallenta più marcatamente rispetto al resto dell’eurozona”
ha dichiarato Dombrovskis.
Questo perché, aggiunge:
“come temevamo, l’impatto dell’incertezza delle politiche economiche sulla fiducia delle imprese e sulle condizioni finanziarie sta diventando rapidamente visibile”.
Intanto, è lecito aspettarsi che la frenata italiana peserà sui conti pubblici. In questo scenario una manovra bis, probabilmente tra 4 e 7 miliardi potrebbe vedere la luce. Dal governo però assicurano che non è sul tavolo al momento. Se ne riparlerà eventualmente in estate, non prima di giugno.
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