Previsioni sui mutui per il 2020: cosa succederà quest’anno sul fronte dei tassi di interesse? Quale scegliere tra tasso fisso e tasso variabile?
Con l’inizio del nuovo anno non si può fare a meno di interrogarsi su quali siano le previsioni sui mutui per il 2020.
I tassi di interesse saliranno, impattando negativamente sui titolari di mutuo a tasso variabile, oppure scenderanno o rimarranno stabili, andando a favore di chi possiede un mutuo a tasso fisso?
Ecco cosa potrebbe succedere sul fronte dei mutui nel 2020 e quale converrà di più tra mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile nel corso dell’anno.
Mutui, previsioni 2020: uno sguardo alla BCE
La Banca Centrale Europea, guidata da Christine Lagarde, in occasione del suo ultimo incontro ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse.
Il tasso di rifinanziamento principale resta allo 0,00%, mentre i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quello sui depositi presso la BCE rimangono per ora fermi rispettivamente a 0,25% e a -0,50%.
La politica monetaria della BCE del prossimo periodo sembra tracciare la stessa linea iniziata da Draghi e anche Lagarde ha ribadito parole già pronunciate dal suo predecessore, aspettandosi che i tassi di interesse restino «ai livelli attuali o inferiori per tutto il tempo necessario», e fino a quando l’inflazione non sarà vicina al target del 2%.
Mutui: previsioni 2020 sui tassi
Un’altra indicazione del neo-presidente BCE sui tassi futuri la si ottiene quando fa riferimento al programma di Quantitative Easing (QE) deciso dalla precedente amministrazione e che ha visto partire gli acquisti dei titoli di Stato dallo scorso primo novembre ad un ritmo di 20 miliardi di euro al mese.
Christine Lagarde, a tal proposito, ha confermato che il QE durerà «per tutto il tempo necessario a rafforzare l’impatto accomodante monetario e terminerà soltanto quando la Banca centrale europea deciderà di aumentare i tassi di riferimento».
Nel frattempo, i tassi futures quotati sul mercato londinese Liffe, che riguardano le proiezioni sull’andamento dell’Euribor nei prossimi anni, vedono l’indice in calo da qui a giugno 2021, dall’attuale -0,40 a -0,55. Il tasso Euribor, che lo ricordiamo, interessa milioni di famiglie europee che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile, sempre secondo le stime, viene previsto in territorio negativo ancora per almeno i prossimi 5 anni.
Tasso fisso o variabile nel 2020?
Pertanto, per quanto riguarda i mutui, da quanto emerso dall’ultima riunione BCE non intaccano le stime già annunciate negli scorsi mesi.
I tassi rimarranno bassi per tutto il 2020 e per i prossimi anni. Dunque, i titolari di un mutuo a tasso variabile possono festeggiare e continuare a sfruttare l’andamento ai minimi storici dell’Euribor, oggi fissato a -0,464 per la scadenza mensile e -0,395 per la scadenza trimestrale.
Al contrario, chi deve stipulare un mutuo a tasso fisso avrà notato che gli indici Eurirs sono in continuo aumento dalla fine di agosto, quando avevano registrato i loro minimi storici. Nel 2020, chi preferisce stipulare un mutuo a tasso costante senza sorprese di aumenti futuri dei tassi, deve affrettarsi. Infatti, rispetto alla scorsa estate, quando le scadenze IRS erano vicine a quota zero, oggi si attestano +0,50 per le durate superiori ai 20 anni.
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