L’avventura sulla borsa newyorkese dei divani Natuzzi potrebbe volgere al capolinea. Il Nyse ha rilevato che l’attuale quotazione del titolo della società di Santeramo in Colle (Bari) non è in linea con gli standard richiesti e potrebbe essere delistato.
26 anni dopo uno sbarco che ha fatto storia, Natuzzi potrebbe essere costretta a dire addio al parterre del New York Stock Exchange. La borsa di New York ha annunciato che il mancato rispetto degli standard potrebbe implicare l’esclusione del titolo della società di Santeramo in Colle dalle contrattazioni.
Le azioni Natuzzi sul Nyse hanno chiuso la prima seduta dell’anno a 0,85 dollari, +7,59% rispetto al dato precedente, portando il saldo delle ultime cinque sedute a un +13,33%. Nonostante il recente rally, l’andamento delle azioni Natuzzi negli ultimi 12 mesi segna un rosso di oltre 46 punti percentuali e rispetto a due anni fa il titolo vale oltre il 60% in meno.
Sei mesi di tempo
Il nodo è rappresentato proprio dalla quotazione delle azioni Natuzzi che, come ha comunicato lo scorso 26 dicembre il Nyse, non rispettano uno dei requisiti necessari per la permanenza a Wall Street. Questo perché per 30 sedute consecutive il prezzo medio di chiusura delle ADR (American Depositary Receipt, ricevute di deposito di titoli non americani scambiati sulla piazza statunitense) è risultato inferiore a un dollaro.
Il NYSE ha quindi notificato alla società che sarà delistata nel caso in cui non riuscirà a rispettare gli standard richiesti entro un periodo di sei mesi che terminerà il 26 giugno 2019.
Due le condizioni da rispettare per evitare il delisting
Il delisting non scatterà se nel corso del periodo in esame il titolo chiuderà sopra la soglia del dollaro nell’ultimo giorno di contrattazione di uno dei sei mesi oggetto di esame e in presenza di un prezzo medio di chiusura superiore al dollaro nel corso delle 30 sedute precedenti. Nel caso in cui queste due condizioni non venissero rispettate, il Nyse darà il via alle procedure di sospensione e delisting.
Giovedì scorso la società fondata nel 1959 da Pasquale Natuzzi ha fatto sapere di essere intenzionata a sanare la situazione entro i termini richiesti.
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