Navigator: in attesa della proroga via alla mobilitazione nazionale. Nel frattempo via libera all’Ordine del Giorno (riformulato) di Cominardi, mentre il Ministro del Lavoro promette continuità lavorativa.
Navigator, futuro sempre incerto ma nelle ultime ore sembra che qualcosa si stia definendo. Come noto, il contratto dei Navigator del Reddito di Cittadinanza è in scadenza il 30 aprile 2021: peccato però che le promesse iniziali sembrano ormai dimenticate, con una parte del Movimento 5 Stelle che non sembra essere più disposta ad appoggiare un progetto nato - e strettamente correlato - insieme al Reddito di Cittadinanza.
Inizialmente si pensava che nella Legge di Bilancio 2021 potesse esserci la proroga del loro contratto, almeno fino al 31 dicembre del 2021, tuttavia alla fine tutto si è concluso con un nulla di fatto con i Navigator che con il sostegno dei sindacati confederali hanno annunciato la mobilitazione nazionale (e nella giornata di oggi, lunedì 28 dicembre, si terrà l’assemblea unitaria).
A spiegare cosa sta succedendo sul fronte dei Navigator ci ha pensato Claudio Cominardi, deputato del Movimento 5 Stelle in Commissione Lavoro, nonché tra i firmatari dell’emendamento alla Legge di Bilancio con la quale si puntava alla proroga del contratto di questi 2.700 professionisti impiegati da Anpal Servizi con un contratto di collaborazione.
Proroga Navigator: emendamento bocciato ma c’è l’ordine del giorno
Il deputato M5S, Claudio Cominardi, ha pubblicato su Facebook la sua versione dei fatti rispetto a quanto successo per l’emendamento che prevedeva la proroga del contratto dei 2.700 navigator.
Questo ha spiegato che, secondo la versione ufficiale dei fatti, il suo emendamento già prima del voto ha ottenuto il parere contrario della Ragioneria di Stato in quanto “le coperture indicate non erano corrette”. O meglio, precisa Cominardi, sono le “coperture della riformulazione del Ministero del Lavoro che non lo erano secondo il parere della Ragioneria di Stato”, in quanto il suo emendamento era invece “tecnicamente ineccepibile” in quanto ha passato senza alcun problema il vaglio della Commissione Bilancio.
Nonostante questa bocciatura il deputato non si è perso d’animo e nella giornata del 19 dicembre ha prodotto quante più possibili relazioni tecniche a supporto della rielaborazione dell’emendamento proposta dal Ministero del Lavoro; anche queste, però, sono state “bocciate con risposte di circostanza” a dimostrazione che il problema riguardante la situazione dei Navigator è più politico che tecnico.
Allorché Cominardi si è limitato a presentare un Ordine del Giorno accettando la riformulazione proposta così da evitare che questo potesse andare al voto; in quel caso il rischio di trovarsi ancora di fronte alle resistenze della Camera dei Deputati - nonostante si trattasse di un OdG firmato da tutti i deputati 5 Stelle della Commissione Lavoro - era troppo alto.
Per questo motivo la Legge di Bilancio 2021 si limita a prevedere un impegno “debole” per il Governo; nell’OdG riformulato, infatti, si legge solamente che l’Esecutivo si “impegna a valutare l’opportunità per una proroga del contratto dei 2.700 navigator”.
Accettare la riformulazione era inevitabile, anche perché pochi minuti prima la Camera aveva respinto un Ordine del Giorno analogo (che ha ottenuto il consenso di appena 16 deputati) firmato dal deputato Berardini; va detto, però, che questo è un ex M5S passato - non senza polemiche - nel gruppo misto e che il suo OdG aveva come intento anche quello di provare a “spaccare” la maggioranza su un tema delicato come quello dei Navigator.
Proroga Navigator: cosa succede adesso?
Come spiegato da Cominardi, ci saranno comunque altre occasioni per “sanare dal punto di vista normativo questa situazione”. Resta da capire se ci sarà la volontà politica di proseguire con questi professionisti, specialmente alla luce del piano di potenziamento delle politiche attive per il lavoro che verrà finanziato con le risorse del Recovery Fund.
Va detto che quasi sicuramente non ci sarà una proroga del contratto dei Navigator nel Decreto Milleproroghe. A tal proposito l’attenzione si sposta tutta sul nuovo Decreto Rilancio che dovrebbe essere licenziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a gennaio (dopo l’approvazione di un nuovo scostamento di bilancio) come tra l’altro dichiarato dalla stessa Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro.
In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, infatti, la Catalfo ha promesso che per i Navigator “sono previsti nuovi provvedimenti”. Anche perché i concorsi per il potenziamento dei Centri per l’Impiego - con i quali sono in previsione 11.600 assunzioni - sono bloccati dalla pandemia e quindi il supporto dei Navigator sarà essenziale, anche alla luce della possibilità che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza possano aumentare a causa della crisi. Ed è per questo che - promette la Catalfo - con il Decreto Ristori di gennaio verrà trovata una soluzione per “dare continuità al lavoro dei Navigator”.
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