Bollo auto storiche 2024: tutte le novità e agevolazioni

Patrizia Del Pidio

18 Settembre 2024 - 09:04

Per chi ha un’auto molto vecchia potrebbe non essere dovuto il pagamento del bollo auto perché il veicolo potrebbe rientrare in quelli storici. Vediamo come funziona l’esenzione in base alla Regione.

Bollo auto storiche 2024: tutte le novità e agevolazioni

Bollo auto storiche: cosa cambia tra i veicoli che hanno dai 20 ai 29 anni e quelli che sono stati immatricolati da oltre 30 anni? La normativa di rifermento sul pagamento del bollo auto non è cambiata e le regole per riduzioni ed esenzioni restano invariate anche per il 2024.

La auto storiche godono di agevolazioni in termini di bollo, dal pagamento del quale sono esentate completamente solo quelle che hanno più di 30 anni. Il bollo auto storiche è dovuto dai proprietari di veicoli e motoveicoli con più di 30 anni solo se il mezzo circola e l’importo è in ogni caso simbolico e dalla cifra irrisoria. In questo caso l’importo è deciso dai singoli regolamenti delle Regioni come vedremo di seguito nel dettaglio.

Sebbene non godano dell’esenzione dal pagamento bollo le auto storiche tra i 20 e i 29 anni, i proprietari dal 2019 hanno ottenuto una riduzione sulla tassa di possesso, cui si sono adeguate tutte le Regioni, ma a determinate condizioni.

Da qualche anno, però, c’è una novità per le auto storiche che non riguarda il bollo, ma le targhe originali. La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto infatti la possibilità di apporre le targhe originali alle auto storiche e a prevederlo nel dettaglio sarà un decreto attuativo ministeriale.

Vediamo con la seguente guida completa quali sono le agevolazioni sul bollo 2021 per le auto storiche, come si applicano, differenze regione per regione e le ultime novità

Caratteristiche delle auto storiche

L’articolo 60 del codice della strada suddivide le auto storiche in due grandi gruppi: auto d’epoca e auto di interesse storico. Le auto d’epoca sono quelle da collezione, cancellate dal Pra e iscritte in un apposito elenco. Non possono circolare se nel in occasione di manifestazioni e raduni.

Le auto di interesse storico, invece, possono ancora circolare su strada, sono iscritte al Pra e sono sottoposte a revisione periodica. Una cosa che nessuno sottolinea quando si parla di auto storiche è che queste ultime devono conservare tutte le caratteristiche originarie di fabbricazione (fatta eccezione per le eventuali modifiche necessarie perché imposte per la sicurezza e per la circolazione). Se un auto immatricolata oltre 20/30 anni fa non conserva tutte le sue caratteristiche originarie di fabbricazione (magari è stata aggiustata con pezzi compatibili e non originali) non può essere catalogata come auto storica.

Esenzione del bollo auto storiche con più di 20 anni

Oggi l’esenzione del bollo auto viene applicata - in maniera automatica - a tutte le auto e le moto con almeno 30 anni di immatricolazione, indipendentemente dall’eventuale iscrizione al registro storico.

Per essere esonerati dal pagamento del bollo, però, auto e moto non devono essere adibite a uso professionale né tanto meno devono essere utilizzate nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni.

Qualora però il veicolo storico ultratrentennale circoli ancora su strada, il proprietario è tenuto al versamento di una quota annuale pari a 28,40 euro per le auto e a 11,36 euro per le moto (le cifre variano di poco da regione a regione).

Nella generalità dei casi tutti i veicoli immatricolati da meno di 30 anni invece sono soggetti al pagamento della tassa sulla circolazione.

Come in molti ricorderanno, però, qualche anno fa anche le auto con più di 20 anni erano esonerate dal pagamento del bollo; è stata la Legge Finanziaria del 2016, infatti, a limitare questa possibilità alle sole auto storiche con più di 30 anni.

Con la Legge di Bilancio 2019 è stata poi inserita una norma, richiesta e ottenuta dall’ACI, che ha finalmente esteso anche ai veicoli con un’età compresa tra i 20 e i 29 anni la possibilità di pagare il bollo in maniera ridotta. Ovviamente come abbiamo accennato esistono delle limitazioni confermate anche per il 2024.

Dal 2019 le auto storiche con età compresa tra i 20 e i 29 anni in possesso del certificato di rilevanza storica (CRS) che sia riportato sulla carta di circolazione, hanno diritto al pagamento del 50% del bollo auto, a patto che il requisito sia acquisito il primo giorno di decorrenza del periodo tributario.

Per gli autoveicoli e motoveicoli sempre ultraventennali, ma che non siano in possesso del CRS (esclusi quelli adibiti a uso professionale), ma che siano in possesso dell’attestazione di storicità ASI o FMI , i proprietari pagano la tassa automobilistica regionale nella misura ridotta del 10%.

Le auto storiche per godere dell’esenzione, come abbiamo accennato, oltre ad avere la certificazione CRS, devono essere iscritte ai seguenti registri:

  • A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano);
  • Storico F.M.I. (Federazione Motociclistica Italiana);
  • Italiano FIAT;
  • Storico Lancia;
  • Italiano Alfa Romeo.

Abbiamo visto come anche le auto ultraventennali siano soggette ad agevolazioni e riduzioni per il bollo auto, vediamo ora quali sono le regole in merito alla circolazione delle auto storiche specificando la differenza con le auto d’epoca.

Libera circolazione delle auto storiche e d’epoca

Prima di parlare delle regole in merito alla libera circolazione delle auto storiche e delle auto d’epoca è bene specificare la differenza che sussiste tra le due tipologie.

  • Auto d’epoca: esente dal pagamento del bollo deve avere determinate caratteristiche, prima fra tutte non deve essere più adatta alla circolazione su strada se non in occasioni di manifestazioni o eventi. L’auto d’epoca deve inoltre deve essere inscritta in uno specifico elenco del ministero dei Trasporti e pertanto cancellata dal Pubblico registro automobilistico (PRA). Queste sono a tutti gli effetti delle auto da collezione;
  • auto storiche: sono quelle auto ancora iscritte al Pubblico registro automobilistico e circolanti su strada, anche se è stato loro riconosciuto un valore storico.

Dunque la differenza sostanziale non sta solo nel pagamento o meno del bollo e nell’”età” dell’auto, ma nel fatto che mentre le auto storiche possono circolare quelle d’epoca no (o almeno non senza un’occasione particolare). Le auto storiche infatti sono quelle ancora iscritte al PRA le auto d’epoca sono tali perché sono state cancellate dallo stesso.

È bene ricordare che le auto d’epoca, come abbiamo già avuto modo di approfondire, sono tra quelle che possono far scattare i controlli fiscali.

L’ACI ha da tempo avanzato delle proposte in merito alla libera circolazione delle auto d’epoca non limitata esclusivamente a manifestazioni o eventi. A queste auto infatti è vietata la possibilità di circolare nei centri storici e nelle zone ZTL.

Dal 2021 in Piemonte le auto storiche riconosciute come tali che hanno tra i 20 e i 40 anni sono escluse dai provvedimenti di limitazione al traffico nei festivi e prefestivi. Possono addirittura circolare sempre se hanno più di 40 anni.

Bollo auto storiche regione per regione

Come abbiamo i proprietari delle auto storiche con più di 30 anni sono esentati dal pagamento del bollo e per quelle tra i 20 e i 29 anni da due anni ormai sono in vigore delle nuove regole in termini di agevolazioni e riduzioni.

Le auto storiche ultratrentennali, come abbiamo detto, sono soggette al pagamento del bollo per le auto storiche (il cui importo è simbolico) se in circolanti. Ogni Regione stabilisce in questo caso la sua tariffa che non supera mai i 31,24 euro.

Vediamo allora il bollo auto storiche regione per regione come cambia per quelle con più di 30 anni che circolano.

Abruzzo

Il bollo auto storiche per quelle con più di 30 anni che circolano sul suolo pubblico è di:

  • 31,24 euro per gli autoveicoli;
  • 12,50 per i motoveicoli.

Basilicata

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Provincia autonoma di Bolzano

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Calabria

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 30,00 euro per gli autoveicoli;
  • 13,00 euro per i motoveicoli.

Campania

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 31,24 euro per gli autoveicoli;
  • 12,50 euro per i motoveicoli.

Emilia Romagna

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Friuli Venezia Giulia

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Lazio

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 28,40 euro per gli autoveicoli;
  • 11,36 euro per i motoveicoli.

Liguria

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 28,40 euro per gli autoveicoli;
  • 11,36 euro per i motoveicoli.

Lombardia

La Regione esenta dal pagamento del bollo auto anche i veicolo tra 20 e 29 anni dall’immatricolazione iscritti nel Registro ACI Storico. Se il veicolo è posto in circolazione su strade e aree pubbliche, esclusi quelli adibiti a uso professionale, è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 30,00 euro per gli autoveicoli;
  • 20,00 euro per i motoveicoli.

Marche

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 27,88 euro per gli autoveicoli.
  • 11,15 euro per i motoveicoli.

Molise

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 28,00 euro per gli autoveicoli;
  • 11,00 euro per i motoveicoli.

Piemonte

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche, esclusi quelli adibiti a uso professionale, è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 30,00 euro per gli autoveicoli;
  • 20,00 euro per i motoveicoli.

Puglia

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 30,00 euro per gli autoveicoli;
  • 20,00 euro per i motoveicoli.

Sardegna

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Sicilia

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Toscana

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 29,82 euro per gli autoveicoli;
  • 11,93 euro per i motoveicoli.

Provincia autonoma di Trento

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Umbria

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Valle d’Aosta

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 25,82 euro per gli autoveicoli;
  • 10,33 euro per i motoveicoli.

Veneto

Se il veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuto il bollo auto storiche di:

  • 28,40 euro per gli autoveicoli;
  • 11,36 euro per i motoveicoli.

Targhe originali

Per le auto storiche dal 2021 possono essere richieste le targhe originali. la novità è prevista dalla Legge di Bilancio 2021 e riguarda sia i veicoli di nuova reimmatricolazione, sia quelli reimmatricolati e ritargati in passato.

Le targhe originali potranno essere richieste alla Motorizzazione civile per le auto di interesse storico e collezionistico. Possono ottenere le targhe originali anche quei veicoli già iscritti al P.R.A poi cancellati d’ufficio o per richiesta del vecchio proprietario.

La misura, che sarà dettagliata con un successivo decreto attuativo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non sarà ovviamente gratuita e avrà un costo.

Quello che sappiamo è che le targhe originali delle auto storiche non potranno avere sigle alfanumeriche, ma alle stesse verrà abbinato il libretto di circolazione originale. Una bella soddisfazione insomma per tutti gli appassionati e collezionisti d’Italia.

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