Nexi ha guadagnato il 40% dall’esordio in Borsa di nove mesi fa, ma per Credit Suisse il prezzo non riflette ancora il suo potenziale
Non è ancora finita la corsa di Nexi. Gli analisti di Credit Suisse hanno alzato il prezzo obiettivo di Nexi da 13 a 14 euro, ovvero il 15,5% in più, e quindi confermato il rating outperform. La valutazione dell’istituto non deriva soltanto dalla prestazione del titolo sin dal suo esordio a Piazza Affari, ma da un’attrattività confermata anche dall’alleanza con Intesa Sanpaolo.
Nexi, per Credit Suisse il titolo vale il 15% in più
Dal suo arrivo a Milano come società quotata, Nexi è salita di oltre il 40%. Ma secondo Credit Suisse, il prezzo del titolo non riflette ancora pienamente “l’attrattiva del mercato italiano dei pagamenti e la posizione strategica di Nexi per creare valore”. A metà dicembre scorso, Intesa è entrata nel capitale della società con una quota del 9,9%.
Il 16 aprile scorso, Nexi era entrata in Borsa con una quotazione di 9 euro per azione. Nove mesi il titolo vale oggi 12,208 euro dopo l’incremento di martedì 7 dell’1,13%. La sua capitalizzazione di mercato è di 7,8 miliardi di euro, contro i 5,7 miliardi dell’aprile scorso.
L’Italia è un terreno fertile per i servizi di pagamento digitale, perché la penetrazione delle carte è ancora molto bassa (al 26%), rispetto ad altri Paesi come il Regno Unito (che presenta una penetrazione al 69%). Questo stato di cose, per Credit Suisse, è un’opportunità che Nexi dovrebbe sfruttare sul fronte M&A.
Nexi, accelera il dossier Sia?
Le acquisizioni potrebbero concretizzarsi, in particolare, sul dossier Sia o su altre operazioni anche fuori dall’Italia. Sia è la controllata di Cassa Depositi e Prestiti specializzata in progettazione e gestione di infrastrutture tecnologiche per le istituzioni finanziarie e centrali. “Riteniamo che ci siano opzioni di M&A in corso che dovrebbero riflettersi nel prezzo dell’azione”, aggiunge Credit Suisse.
La leadership di Sia nelle aeree di pagamenti, monetica e servizi di rete rappresenterebbe per Nexi un vantaggio strategico. La fusione creerebbe un gruppo da oltre 2 miliardi di ricavi.
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