Senza numero legale le sedute in Parlamento sono invalide e non si possono votare leggi e risoluzioni di nessun genere: serve la maggioranza dei componenti di Camera e Senato. Ecco come funziona.
Qualsiasi decisione, legge e votazione in Parlamento richiede la presenza del numero legale, ovvero il numero minimo di senatori e deputati necessario alla regolare composizione dell’organo.
Il numero legale alla Camera, in Senato e in Parlamento in seduta comune è stabilito dalla Costituzione all’articolo 64, comma 3, ed è la maggioranza dei rispettivi membri:
“Le deliberazioni di ciascuna Camera e del Parlamento non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti, e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo che la Costituzione prescriva una maggioranza speciale.”
Quindi il numero legale altro non è che la quota minima inderogabile di deputati e senatori, senza la quale la seduta è invalida. Vediamo come si calcola, le eccezioni alla regola e qual è il numero richiesto per approvare una legge.
Numero legale alla Camera dei deputati
Votazioni e deliberazioni alla Camera dei deputati per essere valide hanno bisogno del numero legale stabilito dalla Costituzione e dai regolamenti interni.
Il numero legale, detto anche quorum strutturale, per poter deliberare è la maggioranza dei componenti, quindi 316 deputati (630:2+1). Questo vale per le deliberazioni in sede legislativa, mentre per le deliberazioni delle Commissioni in sede diversa da quella legislativa è sufficiente la presenza di un quarto dei loro componenti.
I deputati impegnati altrove per incarico della Camera e quelli che sono anche membri del Governo vengono considerati tra i presenti e quindi concorrono a formare il numero legale. A meno che non venga messo in discussione, la presenza del numero legale è sempre presunta.
Qual è il numero legale in Senato
Anche le votazioni in Senato richiedono il raggiungimento del numero legale per essere valide, senza l’Assemblea e le Commissioni non possono deliberare. Visto che i senatori sono 315, il numero legale in questo caso è 158 (la metà più uno, quindi 315:2+1).
La presenza del numero legale è sempre presunta e può essere messa in discussione da almeno 12 senatori che, prima di procedere alla votazione, chiedono di verificarne la sussistenza. Se il numero legale manca, il Presidente del Senato ha l’obbligo di sospendere la seduta per almeno venti minuti. Se il numero legale manca per quattro volte consecutive la seduta viene chiusa e rimandata.
Numero legale e quorum funzionale: le differenze
Il numero legale non va confuso con il quorum funzionale: il primo è il numero minimo di senatori e deputati necessari a formare validamente l’Assemblea per poter deliberare (la maggioranza dei componenti di ciascuna Camera); il secondo è il numero di componenti richiesto per approvare una legge e di regola è la maggioranza dei presenti in Aula, sempre che vi sia il numero legale.
In conclusione, senza numero legale la seduta è invalida per mancanza dei componenti necessari; solo se c’è il numero legale si può procedere alla votazione di leggi e risoluzioni e la Costituzione prevede maggioranze diverse in base al tipo di atto approvato: maggioranza semplice o relativa, assoluta (numero di voti superiore alla metà del numero totale degli aventi diritto al voto) o qualificata (due terzi dei componenti).
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