È in arrivo un nuovo BOT a 6 mesi che potrebbe interessare chi cera un breve parcheggio della liquidità con la garanzia dello Stato Italiano
In linea con quanto previsto dal calendario delle emissioni governative, il MEF ha annunciato l’emissione di un BOT per mercoledì 27 novembre. Il giorno prima il Tesoro procederà con il lancio di un BTP€i e di un BTP Short Term, mentre questa settimana si apre oggi con una nuova emissione TAP riservata agli Specialisti in bond sovrani.
Analizziamo qui il BOT previsto in asta per metà settimana, illustrandone le macro caratteristiche e il calendario delle fasi di sottoscrizione. Infine diremo perché l’ultimo Buono Ordinario del Tesoro di novembre potrebbe andar bene per chi ha soldi liquidi che intende parcheggiare a breve termine.
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Le caratteristiche del Buono Ordinario del Tesoro in emissione mercoledì 27
Per sciogliere l’interrogativo finale, partiamo anzitutto dalla scheda prodotto e poi dall’esaminare i pro e i contro del BOT in generale.
Trattandosi di un bond nuovo di zecca, il codice ISIN è ancora da attribuire e sarà noto tra un paio di giorni (lo comunicherà lo stesso emittente). Di certo c’è invece che la data emissione e godimento della 1° tranche è quella del 29 novembre, mentre la scadenza è prevista per il 30 maggio 2025. Misurata in termini di giorni, si tratta di una durata complessiva di 182 giorni, un semestre, appunto.
L’importo offerto dal MEF è di 7,5 miliardi di €, ed è quasi coincidente con l’importo del BOT a 6 mesi in scadenza il 29 del mese (8,765 mld di €). Più in generale, il Comunicato MEF della scorsa settimana elenca le tipologie e relativi importi dei BOT in circolazione alla data del 14 novembre:
- 27.465 milioni di € di BOT a 6 mesi;
- 104.811,21 milioni di € di BOT a 12 mesi.
In totale il Tesoro è indebitato sul breve termine per 132,276 mld di €.
Un ultimo cenno va fatto al calendario per le operazioni di sottoscrizione. Martedì 26 scade il termine ultimo per la prenotazione del bond da parte del pubblico. Il giorno dopo, alle h 11.00, quello della presentazione delle domande in asta, prima dell’asta vera e propria. Venerdì 29, infine, si procederà al regolamento dei titoli assegnati due giorni prima.
Le caratteristiche del BOT nel panorama dei titoli di Stato
Nel panorama dei bond sovrani nazionali, i criteri di distinzione possono essere differenti. Si può procedere per struttura dei rendimenti, la valuta di denominazione, la forma del collocamento e così via. Tuttavia, il più importante è la scadenza e al riguardo i BOT hanno, in emissione, una vita a 3, 6 o 12 mesi, mentre è più lunga nel caso dei BTP.
Ancora, questi strumenti godono di elevata liquidità sul mercato secondario, per cui all’occorrenza è possibile cederli anzitempo. L’insieme dei primi due elementi, ossia durata e liquidità, vale a inserire i BOT tra gli strumenti di liquidità al pari di un conto deposito, per esempio.
Quanto al rendimento, in linea di massima è noto che esso cresce all’aumentare della durata residua di un’obbligazione. Tuttavia, l’attuale fase storica di rialzo dei tassi di riferimento BCE ne ha innalzato il ritorno malgrado la loro brevissima durata complessiva.
Poi anche i Buoni del Tesoro godono della garanzia dello Stato Italiano come gli altri bond sovrani nazionali e i prodotti del risparmio postale (buoni e libretti). Infine citiamo il regime fiscale agevolato, quando il resto del panorama degli strumenti finanziari prevede un’aliquota al 26%.
Ultimo Buono Ordinario del Tesoro di novembre per chi ha soldi liquidi che vorrebbe investire a 6 mesi
Alla luce degli elementi visti si comprende come un prodotto tipo il BOT possa far comodo a chi cerca un parcheggio remunerato e garantito del capitale, specie se di una certa consistenza. La garanzia del debitore, la breve durata e la liquidità del titolo ne abbassano di tanto il livello di rischio del’operazione.
Il regime fiscale è di vantaggio, ma occhio ai costi bancari e in ogni caso al complesso delle spese da sostenere. Tradotto, il taglio del capitale da destinare al titolo dovrebbe essere in grado di pareggiare almeno i costi (fiscali e non).
Infine c’è il rendimento, che in questo preciso periodo storico è ancora positivo. Attualmente sul mercato quello effettivo annuo lordo a scadenza a 6 mesi è del 2,594%. Per conoscere quello del BOT prossimo a venire dovremo attendere mercoledì, ma non si discosterà di tantissimo da quelli vigenti.
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