Nel corso del prossimo autunno in Italia avremmo molti più contagi di quello che si possa pensare. È questa la previsione dell’infettivologo Massimo Galli.
Nel corso del prossimo autunno avremmo molti più positivi di quello che possiamo pensare. È questa la previsione di Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite di “Buongiorno”, il programma in onda su Sky TG24.
Secondo l’esperto, non ci sarà la stessa pressione dello scorso anno, ma le nuove infezioni raggiungeranno ugualmente delle cifre molto alte una volta superata l’estate e per contenere la diffusione del virus sarà di fondamentale importanza aver vaccinato tutta la popolazione. Vediamo dunque cosa aspettarci.
Boom di contagi in autunno: la previsione
“In autunno non credo avremo la pressione dello scorso anno, perché le persone più a rischio di fare una brutta malattia sono vaccinate. Ma avremo comunque molte più infezioni di quanto si pensi perché molte persone si stanno infettando in maniera asintomatica come i giovani. Il virus sta circolando parecchio, troppo. Anche se il peggio è passato per un paese come questo”. Sono queste le parole utilizzate da Massimo Galli per descrivere la situazione con cui potremmo trovarci a convivere nel corso dei prossimi mesi.
Al momento preoccupa soprattutto l’elevato numero di non vaccinati, tanto che l’infettivologo ha affermato che “ad oggi possiamo dire che è la pandemia dei non vaccinati, visto che il 90% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato e che il restante 10% non risponde al vaccino per i più svariati motivi, dalle malattie gravi preesistenti a qualche caso rarissimo di predisposizione individuale a non rispondere”. L’infettivologo lancia poi un monito anche ai 50enni che ancora non si sono fatti vaccinare, convinti di poter godere dell’immunità di gregge ottenuta grazie alla vaccinazione degli altri:
“I 50enni che ancora non si sono vaccinati bisogna convincerli dicendo loro che se si aspetta di scamparla grazie al vaccino degli altri, con la variante Delta in circolazione possono lasciar perdere questa speranza. Infatti, è talmente diffusiva che può raggiungere anche persone che hanno attorno molti vaccinati”.
Fondamentale il vaccino negli under 12
Secondo l’esperto è di fondamentale importanza riuscire a vaccinare anche i bambini al di sotto del 12 anni, dato che con la riapertura della scuola potrebbero aumentare di nuovo i contagi rendendo difficoltoso il contenimento del Sars-CoV-2:
“Il vaccino per gli under 12 è fondamentale perché, con la riapertura delle scuole, la diffusione fra i bambini fa da elemento di diffusione incoercibile. In altre parole, senza aver vaccinato tutta la popolazione, bambini compresi, la possibilità di contenere il fenomeno diventa complicata”.
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