L’OMS è contraria alla terza dose di vaccino: ecco il motivo

Martino Grassi

19 Agosto 2021 - 16:10

Dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) arriva il “No” alla somministrazione della terza dose di vaccino nei Paesi ricchi. Ecco il perché della decisione.

L’OMS è contraria alla terza dose di vaccino: ecco il motivo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso il suo parere contrario alla somministrazione della terza dose di vaccino che diversi Paesi occidentali hanno già annunciato di voler fare.

Secondo l’OMS infatti, iniziare con l’iniezione di booster in un momento in cui una percentuale ancora troppo alta di esseri umani non ha ancora ricevuto la prima dose di vaccino potrebbe essere addirittura controproducente.

L’OMS è contraria alla terza dose di vaccino: ecco perché

“Al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose”. Sono queste le parole utilizzate in conferenza stampa da Soumya Swaminathan, chief scientist dell’OMS, secondo la quale al momento la priorità dovrebbe essere quella di aumentare la percentuale di vaccinati nei Paesi che ancora non hanno avuto accesso ai vaccini.

Ad oggi nel mondo sono state somministrate quasi 4,8 miliardi di dosi di vaccino contro il coronavirus, tuttavia nei Paesi in via di sviluppo solo l’1,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. È la drammatica situazione fotografata da Our World in Data, e sebbene il 32,8% della popolazione mondiale abbia ricevuto almeno la prima dose di vaccino e il 23,9% ha completato il ciclo di vaccinazione, la concentrazione maggiore di somministrazioni si registra in una manciata di Paesi che si sono accaparrati la maggior parte delle dosi disponibili, lasciando gli altri a bocca asciutta.

Da qua arriva l’appello dell’OMS che ha invitato i Paesi ricchi a rinunciare alla terza dose di vaccino in modo tale da poter destinare le fiale ai Paesi che ancora non hanno avuto modo di iniziare la campagna di vaccinazione. Mike Ryan, direttore del programma di emergenza sanitaria dell’OMS, ha affermato: “Si stanno distribuendo giubbotti di salvataggio a persone che ne indossano già uno, mentre lasciamo annegare tutti gli altri sprovvisti di qualsivoglia protezione”.

Possibile comparsa di nuove variante

Dando il via alla somministrazione della terza dose nei Paesi ricchi si corre il rischio che possano nascere anche delle ulteriori nuove variante, precisa l’Organizzazione Mondiale della Sanità:

“Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei paesi ricchi, perché non aiuterà a rallentare la pandemia. Togliendo dosi alle persone non vaccinate i booster favoriranno l’emergere di nuove varianti”.

Della stessa opinione anche Bruce Aylward, un altro esperto dell’OMS: “Ci sono abbastanza vaccini per tutti, ma non stanno andando nel posto giusto al momento giusto. Due dosi devono essere date ai più vulnerabili in tutto il mondo prima che i richiami vengano dati a chi ha completato il ciclo, e siamo ben lontani da questa situazione”.

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