L’OPEC+ non ha modificato le quote di produzione per il mese di aprile, con una piccola eccezione per Russia e Kasakistan.
L’OPEC+ lascia invariato il taglio delle quote di produzione anche per il mese di aprile. Lo fa sapere l’Organizzazione stessa al termine del vertice con i suoi alleati. “I ministri hanno approvato il proseguimento dei livelli di produzione di marzo per il mese di aprile”, si legge nella nota. Approvata anche una piccola eccezione per Russia e Kazakistan, che potranno aumentare la produzione rispettivamente di 130 e 20mila barili al giorno, a causa dei trend stagionali di consumo”.
Una nuova riunione del gruppo si terrà il mese prossimo per decidere i livelli di produzione da maggio in poi.
OPEC, invariata produzione ad aprile
Corsa per il petrolio, in aumento del 5% dopo la decisione dell’OPEC e dei suoi alleati. Recuperate così le perdite della mattina. I future Bent sono saliti di $3,06 o del 4,8% a $67,13 al barile, mentre il West Texas Intermediate è cresciuto di $3 o del 4,7% a $64,17 al barile, ai massimi da gennaio 2020.
L’Arabia Saudita ha esteso il suo volontario taglio di 1 milione di barili al giorno di un mese. Alcuni analisti avevano previsto un aumento della produzione di 500.000 barili al giorno.
Prima della decisione, l’analista del petrolio di UBS, Giovanni Staunovo aveva commentato: “Sarebbe una grande sorpresa se l’Opec mantiene l’attuale produzione ad aprile… questa mossa farà scendere le scorte a un ritmo alto, e con esso, i prezzi del petrolio rimarranno sostenuti e si alzeranno nei prossimi mesi”.
Negli Stati Uniti, nonostante l’aumento da record a oltre 21 milioni di barili di crude la scorsa settimana, i prezzi del petrolio sono caduti ai minimi da oltre 30 anni. Questo è stato provocato, però, da un evento inaspettato: il gelo del Texas.
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