Operatore giudiziario: cosa fa e quanto guadagna

Isabella Policarpio

24/06/2020

Tutto sulla figura di operatore giudiziario: di cosa si occupa, stipendio, mansioni e cosa fare per diventarlo.

Operatore giudiziario: cosa fa e quanto guadagna

Quanto guadagna un operatore giudiziario? E quali sono le sue mansioni? Sono le domande che si stanno ponendo in molti, visto il recente concorso pubblico per l’assunzione di 616 operatori giudiziari.

Gli operatori giudiziari svolgono un importante funzione di sorveglianza, segreteria o custodia all’interno dei tribunali e delle Corti d’Appello e coordinando tra le altre cose i rapporti tra avvocati e cancellerie.

Questa figura professionale dipende direttamente dal Ministero della Giustizia, pertanto l’unica strada per diventare operatore giudiziario è attraverso un concorso pubblico ad hoc.

In questa guida chiariremo quali sono compiti e competenze dell’operatore giudiziario, dove è impiegato e le aspettative di guadagno.

Operatore giudiziario: funzione, compiti e competenze

Come si è anticipato, l’operatore giudiziario svolge le sue mansioni all’interno dell’Amministrazione giudiziaria; più precisamente si colloca nella seconda area dell’organigramma:

  • area 1: Ausiliario
  • area 2: Conducente di automezzi, Operatore giudiziario, Assistente alla vigilanza dei locali e al servizio automezzi, Assistente giudiziario, Cancelliere, Contabile, Assistente informatico, Assistente linguistico, Ufficiale Giudiziario.
  • area 3: Funzionario giudiziario, Funzionario contabile, Funzionario informatico, Funzionario linguistico, Funzionario UNEP, Funzionario statistico, Funzionario dell’organizzazione, Funzionario bibliotecario, Direttore amministrativo.

Nello specifico egli si occupa di collaborare all’organizzazione dei tribunali, delle Corti d’appello e degli altri enti e luoghi del Ministero di Giustizia. All’interno dell’area 2, dove è inquadrato l’operatore giudiziario, sono previsti nove profili professionali diversificati, pertanto le sue mansioni possono prevedere:

  • attività di sorveglianza degli accessi, di regolazione del flusso del pubblico a cui fornire eventualmente opportune indicazioni;
  • reperimento, riordino e classificazione di fascicoli, atti e documenti;
  • attività d’ufficio di tipo semplice mediante utilizzo di sistemi informatici;
  • custodia e vigilanza dei beni e degli impianti;
  • attività di segreteria, ad esempio inoltrare email, rispondere alla chiamate e fornire indicazioni al pubblico, quando richiesto;
  • lavoro di chiamata all’udienza.

Ora che sappiamo di cosa si occupa l’operatore giudiziario, vediamo qual è il suo stipendio.

Quanto guadagna un operatore giudiziario

Un operatore giudiziario è inquadrato nel CCNL con area II, fascia economica F1. Il suo rapporto di lavoro è a tempo pieno e indeterminato, e in quanto tale riceve ovviamente tredicesima e contributi.

Lo stipendio mensile minimo è di 1.516,94 euro lordi (che al netto si aggira sui 1.150/1.200 euro mensili), a cui possono essere sommati bonus o incrementi in caso di lavoro straordinario.

Va considerato inoltre che lavorando nella pubblica amministrazione si è più agevolati ad acquisire scatti di anzianità e facilitati a procedere per una carriera interna, andando di fatto ad aumentare lo stipendio previsto.

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