Digitalizzazione, tecnologia e ottimizzazione dei processi aziendali sono parole chiave per un futuro produttivo post-pandemia. Ma qual è il percorso da tracciare? Quali sono le mosse strategiche per la ripresa con l’ausilio dell’innovazione?
La pandemia ha creato una grande disruption nella nostra vita: ha messo in evidenza la necessità di avere aziende sempre più digitali e ha accelerato un processo di modernizzazione che in tempi normali avrebbe richiesto almeno altri 4-5 anni, con IoT e il 5G.
Per l’Italia è il momento di farsi una domanda fondamentale sulla propria situazione e la sua crescita permeata dall’innovazione tecnologica.
“Ci troviamo ancora in una situazione di grave difficoltà economica e di incertezza, che non riusciremo a superare finché non sarà superata la crisi sanitaria”, spiega il prof. Carlo Cottarelli nel suo intervento all’evento online “Big Moves for Recovery. Le mosse strategiche per la ripresa” organizzato da Oracle con il patrocinio dell’ANDAF (Associazione nazionale Dirigenti Amministrazione e Finanza).
Intervistato dalla giornalista Sky Mariangela Pira che ha moderato l’incontro, il Direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani della Cattolica di Milano, fa notare che “Il Recovery Plan potrebbe essere un’occasione per dare slancio a settori come tecnologia e sostenibilità, tra risorse destinate a iniziative verdi, investimenti digitali e potenziamento degli strumenti per l’innovazione”, ma che “per rendere l’Italia un posto che attrae investimenti più di altri Paesi bisogna rimuovere degli ostacoli”.
Quali? “Il livello di burocrazia, livello di tassazione, la lentezza della giustizia”, obiettivi di cui tutti i governi si riempiono la bocca ma che nessuno è riuscito ancora a raggiungere.
Costruire oggi il modello futuro
Una parola chiave di questa epoca pandemica è resilienza. “Le aziende che nell’ultimo anno hanno mantenuto e rafforzato la capacità di connessione e collaborazione con tutta la catena del valore, dai clienti finali ai fornitori”, commenta Alessandro Evangelisti, Mid-Market ERPM Leader di Oracle Italiacontinua Evangelisti “sono anche quelle che hanno dimostrato maggiore capacità di resilienza”.
Ma essere resilienti non basta, le imprese e le organizzazioni si muovono sempre più pensando anche al rilancio.
Per Evangelisti l’elemento tecnologico è essenziale “perché abilita la valorizzazione dei dati aziendali, ossia la trasformazione degli stessi in informazioni utili alle decisioni, e la creazione di applicazioni e servizi, ma non è l’unico”. Infatti, per passare dalla reazione all’azione e stimolare la crescita, “sono fondamentali la capacità finanziaria, la capacità manageriale e la visione strategica per pianificare gli step per la crescita e una chiara conoscenza delle potenzialità dell’azienda e del mercato per cogliere le opportunità e reagire con decisione ai mutamenti di scenario”.
First mover e vincitori
Un esempio di azienda che ha saputo trasformare in opportunità le sfide messe davanti dalla pandemia grazie all’innovazione dei processi gestionali e finanziari è EdiliziAcrobatica, prima in Italia a portare l’edilizia con lavori su corda: un nuovo modo di concepire la manutenzione e gestione degli involucri degli edifici, basato su interventi periodici e costanti, realizzati senza installare ponteggi o usare piattaforme aree, grazie al lavoro di personale specializzato.
“Abbiamo continuato a crescere in doppia cifra anche nel 2020, portando ai nostri clienti il valore aggiunto di un modello di manutenzione unico nel suo genere: anche su questo stiamo costruendo un percorso di internazionalizzazione che ci sta portando in Francia e punta anche su altri paesi europei”, ha detto Tino Seminara, Head of Corporate Strategy and Business Development. “La digitalizzazione dei processi che abbiamo intrapreso con il supporto di Oracle riguarda l’amministrazione, finanza e controllo ma anche acquisti, gestione magazzino e CRM: è essenziale per standardizzare le procedure, uniformare la gestione e darci l’agilità per operare su più paesi, che è ciò che intendiamo fare per continuare a crescere”.
All’evento di Oracle ha presentato la sua ricetta di resilienza e sopravvivenza anche Ferrovie dello Stato, azienda che ha un ruolo centrale nell’infrastruttura di trasporto ma anche nella società italiana. “La pandemia ci ha portati a ripensare il core business, in tutti i suoi aspetti, per rispondere al bisogno di sicurezza e protezione delle persone che viaggiano con noi e per fare di questo un punto di partenza per trasformare il nostro approccio anche in futuro, pensando a come sarà la mobilità dopo l’emergenza” ha spiegato Roberto Mannozzi, Direttore Centrale Amministrazione, Finanza, Bilancio, Controllo di Ferrovie. La crescita dell’azienda passa anche per i progetti di innovazione green ed economia circolare, come il progetto degli autobus a idrogeno scartato dalla produzione delle acciaierie di Terni, o ancora, i 36 km di smart road attivati in occasione di Cortina 2021, tra i primi esperimenti di questo tipo in Europa.
Centrale, in tutto questo, l’innovazione dei processi chiave per la gestione e il Finance. “Per la nostra capacità di crescita è stato e sarà sempre più importante avere a disposizione piattaforme finance che ci consentono di fare analisi, valutazioni prospettiche multi-scenario e ci permettono di valutare l’impatto di più combinazioni di fattori, delineare strategie di reazione e percorsi di crescita” ha concluso Mannozzi.
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