L’Ungheria dopo l’ok al vaccino russo Sputnik V ha dato il disco verde anche a quello cinese, tanto che Viktor Orbán si è vaccinato proprio con il siero prodotto dal colosso di Pechino Sinopharm.
Sul fronte del vaccino anti-Covid l’Ungheria continua ad andare per conto proprio, acquistando e autorizzando anche il siero cinese di Sinopharm dopo lo Sputnik V made in Russia.
L’annuncio di questo nuovo passo in avanti da parte di Budapest è arrivato direttamente da un post social di Viktor Orbán, con il primo ministro che ha pubblicato il video mentre riceve la somministrazione del vaccino cinese.
“Vaccinato” è stato il commento di Orbán, con l’Ungheria che così prosegue nella sua strategia diversa da quella ufficiale adottata da Bruxelles approvando, primo Paese nell’UE, l’utilizzo del vaccino cinese di Sinopharm dopo quello russo.
Come noto, l’Unione Europea ha stabilito che per non creare disuguaglianze è la Commissione a stipulare i contratti con le case farmaceutiche, provvedendo poi alla distribuzione nei 27 Paesi membri in maniera proporzionale al grado di emergenza.
In circostanze eccezionali e la crisi dovuta al coronavirus rientra in pieno in questo novero, un Paese però può decidere di fare un uso di emergenza, assumendosene la piena responsabilità, di un farmaco compresi i vaccini.
Viktor Orbán così già da tempo ha deciso in maniera autonoma di acquistare lotti del vaccino russo Sputnik V. A stretto giro, anche San Marino ha fatto lo stesso e adesso pure Austria e Repubblica Ceca sarebbero in trattativa.
L’Ungheria però ha deciso di andare oltre, autorizzando anche il vaccino prodotto dal colosso farmaceutico cinese Sinopharm che è stato somministrato per primo in terra magiara proprio al primo ministro con tanto di post social a celebrare l’evento.
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