Il messaggio per scaricare il green pass non arriva su WhatsApp e il certificato verde Covid-19 non permette di girare liberamente senza mascherina. Attenti a non cadere nella truffa.
Su WhatsApp sta circolando una nuova truffa che promette di ottenere il green pass per potersi spostare liberamente in tutta Italia senza l’obbligo d’indossare la mascherina.
Gli hacker si evolvono e ogni svolta studiano e progettano dei sistemi per far cadere quanti più utenti nelle loro trappole sfruttando temi attuali, come appunto quello del green pass, che entrerà in vigore dal primo luglio in Europa, ma che il governo italiano sta già consegnando da qualche giorno.
Green pass su WhatsApp per muoversi senza mascherina: occhio alla truffa
“In questo link puoi scaricare il certificato verde (Green Pass) COVID-19 che ti permette di muoverti liberamente in tutta Italia senza mascherina”. Con questo messaggio diffuso su WhatsApp dei malintenzionati stanno cercando di sottrarre informazioni private e numeri di cellulare ai malcapitati, ma attenzione, si tratta di una truffa. Come accade ciclicamente gli hacker studiano dei modi sempre nuovi per truffare le persone, e in questo caso hanno sfruttato il tanto ambito green pass, un documento che permetterà maggiori libertà nel corso della prossima estate, per trarre in inganno gli utenti.
WhatsApp è diventato il mezzo preferito degli hacker, che con il minimo sforzo riescono a fare in modo che la loro truffa si diffonda velocemente, in questo caso resa ancora più appetibile dalla possibilità di potersi spostare in tutta Italia senza l’obbligo d’indossare la mascherina, ma naturalmente si tratta solo di un raggiro.
Che si tratti di una truffa è evidente già analizzando il contenuto del messaggio, dato che a partire dal prossimo 28 giugno cadrà l’obbligo d’indossare la mascherina in tutte le regioni in zona bianca e solamente all’aperto, senza il bisogno di alcun green pass. Inoltre il green pass consente di spostarsi tra regioni di colori diversi o tra i vari Paesi dell’Unione europea, ma non di “muoversi liberamente in tutta Italia senza mascherina”. Ma vediamo come funziona nel dettaglio la truffa e come difendersi.
Cosa succede se si clicca sul link?
Premendo sul link contenuto nel messaggio fraudolento si aprirà una pagina web in cui è contenuta l’immagine di una valigia che allude alle imminenti vacanze estive e al desiderio di tornare alla normalità. All’interno di questa pagina si invitano i malcapitati a confermare la loro volontà di consegnare il loro numero di cellulare in mano dei malintenzionati, promettendo di inviare il certificato con cui potersi muovere senza mascherina.
Nel caso in cui si sia stato inserito il numero di telefono, con molta probabilità ci si potrà vedere addebitato sul credito del cellulare il costo di un abbonamento di loghi, suonerie o simili. Per evitare di farsi prosciugare il credito è dunque necessario contattare immediatamente il proprio operatore telefonico, informandolo dell’accaduto, e bloccando il sevizio.
Nel caso in cui siano stati inseriti anche altri dati personali è consigliabile andare a sporgere denuncia alle forze dell’ordine e modificare immediatamente le password associate ai vari account e social network, oltre a quelle dell’home banking.
Green pass: il vero messaggio del Ministero
L’unico modo per ottenere il green pass in formato digitale è attraverso i canali ufficiali del ministero e quindi con App Io, App Immuni e attraverso l’apposito sito ufficiale.
Nel caso dell’App Io si riceverà in automatico una notifica sul proprio smartphone non appena il certificato sarà disponibile. Per scaricare il green pass dal sito del governo o dall’App Immuni, oltre alle informazioni riguardanti la propria tessera sanitaria, si dovrà inserire anche un codice autorizzativo ricevuto via SMS o tramite email ai recapiti indicati agli operatori sanitari. Ecco il testo del messaggio ufficiale inviato dal Ministero della Salute: “Certificazione verde Covid-19 di XXX disponibile. Usa AUTHCODE XXX e tessera sanitaria su www.dcg.gov.it o App IMMUNI o attendi notifica su App IO”.
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