La situazione in Afghanistan resta delicata e diversi Paesi hanno deciso di attivare dei corridoi umanitari per accogliere i rifugiati che fuggono da Kabul. Ecco la situazione nei vari Stati.
Quali sono i Paesi che hanno accolto i rifugiati dell’Afghanistan? Negli scorsi giorni sono diventate virali, soprattutto sui social, le strazianti immagini di migliaia di afghani che cercavano disperatamente di fuggire al nuovo governo di talebani che si è insediato a Kabul, suscitando lo sconforto di milioni di persone nel mondo, impotenti davanti a quelle fotografie e video tanto dure da guardare.
Immediata è la stata la risposta di diversi Stati che da subito hanno avviato insieme alle operazioni di evacuazione dei propri militari anche quelle dei civili che chiedevano asilo politico. Altri Paesi invece si sono opposti fermamente alla possibilità di accogliere i rifugiati, prima fra tutti la Turchia di Erdogan. Ma vediamo qual è la situazione e quanti rifugiati sono già stati messi in salvo.
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Stimare con esattezza quale sia il numero dei rifugiati messi in salvo dai vari Stati è praticamente impossibile, dato il caos che sta scandendo le operazioni di salvataggio nell’aeroporto di Kabul. Una stima pero arriva dal Financial Times che ha redatto una lista del numero di rifugiati accolti dai vari Paesi, aggiornata al 24 agosto:
- Stati Uniti 58.700;
- Regno Unito 8.600;
- Italia 3.741;
- Germania 3.650
- Francia 2.000
- Turchia 1.404
- Spagna 1.200
- Pakistan 2.000
- Danimarca 850
- Polonia 750
- Australia e Nuova Zelanda 650
- India 540
- Belgio 400
- Filippine 183
In testa troviamo gli Stati Uniti che già sono riusciti a portare in salvo diverse migliaia di rifugiati, seguono poi il Regno Unito, con quasi 9.000 rifugiati accolti e il nostro Paese, con quasi 4.000 afghani. Il governo degli Stati Uniti, per velocizzare le operazioni di salvataggio, ha adottato un programma di visto speciale per gli immigrati, in modo da poter garantire un viaggio sicuro verso gli Stati Uniti afghani che sono stati impiegati o hanno lavorato per conto del governo statunitense.
Dove sono stati sistemati i rifugiati in Italia
Attraverso le operazioni Aquila e Aquila Omnia l’Italia è riuscita a portare in salvo quasi 4.000 afghani, che stanno cercando di scappare dal nuovo governo talebano. I rifugiati sono stati accolti da diverse strutture sparse da nord a sud dello Stivale in ormai quasi tutte le regioni. Insieme all’evacuazione dall’Afghanistan in Italia procede anche lo smistamento dei vari gruppi familiari, che dopo aver osservato la quarantena, vengono trasferiti nelle strutture ricettive.
Il 25 agosto sono usciti dall’isolamento fiduciario 420 rifugiati, di cui 230 sono stati affidati alla rete SAI, Sistema accoglienza integrazione, mentre gli altri 190 sono stati accolti nei CAS, Centri di accoglienza straordinaria, in Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Circa 1.300 rifugiati continuano a rimanere nelle strutture Covid per rispettare la quarantena e più di 500 si trovano in alberghi, pensioni, parrocchie, associazioni e centri di accoglienza.
Diversi rifugiati invece sono stati ospitati nelle strutture dell’esercito: 170 a Cosenza, 80 a Bolzano, 100 a Brescia, 75-80 a Roccaraso (L’Aquila) e 200 a Sanremo (Imperia).
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