European Payments Initiative è il nuovo programma sostenuto da 31 banche dell’UE per la creazione di un nuovo circuito europeo di pagamenti via carta, con l’obiettivo di sostituire MasterCard e Visa.
L’Unione Europea, attraverso i principali gruppi bancari continentali, è pronta a combattere lo strapotere di società come MasterCard e Visa nel settore dei sistemi di pagamento via carta.
Dopo aver tentato di realizzare un servizio simile già nel 2011, fallito dopo pochi mesi, adesso gli istituti di credito dell’Eurozona sembrano essere più determinati nel riuscire a centrare l’obiettivo di sviluppare un nuovo circuito europeo di pagamenti.
Così, nonostante il passo falso iniziale sul nome del programma, chiamato inizialmente Pan-European Payment System Initiative, la cui sigla diventava PEPSI, portando la nota marca di bibite a insorgere, con la successiva denominazione EPI (European Payments Initiative) si è iniziato a fare sul serio grazie al coinvolgimento di 31 banche e due elaboratori di servizi finanziari del blocco comunitario.
L’obiettivo di European Payments Initiative è quindi creare un servizio di pagamenti via carta, che comprenda le funzioni più basilari, come l’e-commerce, gli acquisti in negozio, e, ovviamente, il ritiro di contanti ai bancomat, ma anche nuove modalità che rendano le operazioni economiche più semplici per gli utenti.
Nasce il nuovo circuito europeo di pagamenti EPI
Rispetto a 10 anni fa, il nuovo progetto può contare sull’appoggio politico della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea.
Sia Ursula von der Leyen che Christine Lagarde, dopo i dissidi registrati durante il mandato di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, che hanno portato sull’orlo di una guerra commerciale, sono infatti convinte che la conquista di una maggiore sovranità economica passi anche da questo importante passo, così da non rischiare in futuro di essere ostaggio di un capo di Stato americano avverso.
Inoltre, un altro elemento che ha giocato un ruolo determinante sempre nel 2011 era la presenza di Visa Europe, società indipendente le cui quote erano possedute dalle banche europee, le quali non volevano al tempo dare vita a un concorrente.
Nel 2015, tuttavia, la casa madre statunitense ha deciso di riacquistare le quote della filiale europea, lasciando gli istituti senza più un sistema di loro appartenenza.
Il piano UE per sostituire MasterCard e Visa
La conseguenza è che attualmente 4 transazioni su 5 sono gestite da MasterCard e Visa e, contestualmente, si stanno osservando sempre di più i pagamenti contactless sviluppati dalle big tech come Apple e Google.
Ad oggi, la maggioranza dei vertici di società come Unicredit, BNP Paribas, Deutsche Bank, ING, Banque Postale, solo per citarne alcuni, sono d’accordo nel partecipare alla creazione di un player europeo per la gestione dei pagamenti elettronici.
Un progetto giudicato di vitale importanza, poiché altrimenti lo stesso ruolo potrebbe essere occupato nel prossimo futuro da una compagnia americana o cinese.
Le prossime tappe del programma European Payments Initiative
EPI entro il prossimo settembre dovrebbe presentare il progetto, che potrebbe veder sviluppati i primi servizi già per il 2022, mentre per il 2023 si prevede già la migrazione delle carte verso il nuovo sistema.
Per riuscire a conquistare gli utenti ad abbandonare i servizi già presente tra cui anche quello digitale di PayPal, sarà però necessario riuscire a offrire delle novità attraenti in grado di battere la concorrenza più strutturata e attrarre il pubblico.
Per tale ragione, in molti sono curiosi di scoprire quali potranno essere le innovazioni in questo settore che coinvolge sempre più persone con il passare degli anni.
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