PagoPA: cos’è e come funziona? Dal 1° gennaio 2020 sarà questo il sistema di pagamento obbligatorio per il bollo auto, ma già oggi si usa per tasse, utenze, cartelle dell’Agenzia delle Entrate e non solo.
Il Governo punta a potenziare PagoPA, rendendolo il sistema obbligatorio per il pagamento del bollo auto. Dal 1° gennaio 2020 il sistema di pagamento della Pubblica Amministrazione punta al rilancio, ed è bene capire cos’è e come funziona.
L’obbligo di pagare il bollo auto con PagoPA ha incrementato l’attenzione verso il sistema pubblico di pagamento, che tuttavia non è certo una novità del 2020. È da alcuni anni che è stato introdotto come nodo unico per consentire ai cittadini di pagare tasse, utenze, così come altre tipologie di contributi.
Negli scorsi mesi, era stata l’Agenzia delle Entrate Riscossione a comunicare il progressivo passaggio dal bollettino RAV al sistema PagoPA per il pagamento delle cartelle esattoriali.
Ma cos’è, come funziona e cosa cambia con i pagamenti con PagoPA? Vediamo per punti tutto quello che bisogna sapere sul sistema pubblico.
PagoPA: cos’è e come funziona
PagoPA è uno dei punti al centro della strategia per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, creato con l’obiettivo di rendere semplice, sicuri e trasparenti i pagamenti verso lo Stato, gli Enti pubblici o verso gli Enti locali.
Per chi si chiede cosa sia, è bene sin da subito specificare che non si tratta di un portale o un sito dal quale passare per pagare tasse, rette scolastiche o altro. È invece una piattaforma alla quale possono aderire i Prestatori di Servizi di Pagamento in favore dei contribuenti.
Sono diversi i PSP che hanno già aderito a PagoPA. Oltre agli sportelli di quasi tutte le banche, è già possibile effettuare i versamenti tramite la piattaforma pubblica anche in posta, presso i punti vendita Lottomatica, Sisal.
L’obiettivo di PagoPA è chiaro, così come lo è anche a volontà di potenziare il nodo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione.
Quando è stato pensato, l’obiettivo del nuovo nodo unico dei versamenti verso gli enti pubblici era quello di incrementare l’uso della moneta elettronica, così come di tenere traccia dei pagamenti effettuati a vario titolo nei confronti dello Stato.
È questo uno degli obiettivi anche del Governo, che fa della digitalizzazione dei pagamenti uno dei punti chiave della Legge di Bilancio 2020.
Come funziona PagoPA: cosa si può pagare
Il motivo per il quale è cresciuto l’interesse su PagoPA è sicuramente la novità relativa al bollo auto che, a partire dal 1° gennaio 2020, potrà essere pagato esclusivamente mediante la piattaforma pubblica.
L’obbligatorietà è stata introdotta nel corso dell’iter di conversione in legge del Decreto Legge Fiscale n. 124/2019. Il bollo auto non sarà l’unico tributo il cui pagamento sarà trasferito sulla piattaforma introdotta dal Codice dell’Amministrazione Digitale.
Come anticipato, anche per i debiti iscritti a ruolo l’AdER sta predisponendo il progressivo transito a PagoPA. Accanto alla tassa automobilistica e alle cartelle esattoriali, transitano dal nodo pubblico anche i pagamenti di tributi, tasse, utenze, quote associative, bolli, e tutte le altre tipologie di versamenti nei confronti dello Stato centrale o degli enti locali, ma anche verso altri soggetti, come le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le ASL.
Come pagare le tasse su PagoPA
Inutile nasconderlo: PagoPA nasce anche con l’obiettivo di implementare l’uso di strumenti di pagamento tracciabili.
Ciascun Ente Creditore aderente può infatti mettere a disposizione del cittadino diversi strumenti e canali di pagamento elettronico, e la scelta sul tipo di canale di pagamento da utilizzare è uno dei vantaggi del sistema PagoPA.
Il cittadino può infatti scegliere di pagare con:
- carta di credito;
- addebito in conto;
- bollettino postale o altri avvisi cartacei;
- forme innovative di pagamenti presenti sul mercato.
Oltre al pagamento elettronico, nei punti Sisal o Lottomatica sarà possibile pagare anche in contanti, considerando tuttavia i limiti attualmente in vigore.
PagoPA: i vantaggi per i cittadini e per lo Stato
Il vantaggio principale di PagoPA, per il cittadino, consiste nella possibilità di affidarsi ad un sistema unico di pagamento per il versamento di tasse o altri importi nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il pagamento effettuato sarà inoltre immediatamente visibile per l’Ente creditore, fattore che rende immediata la comunicazione tra cittadino ed Erario.
Secondo l’AgiD, tra i vantaggi di PagoPA bisogna poi includere:
- multicanalità integrata a livello nazionale con trasparenza dei costi delle commissioni;
- uniformità dell’avviso di pagamento e possibilità di avvisare il cittadino digitalmente sui canali che preferisce (notifiche sull’app o sul sito del PSP scelto, SMS o mail);
- certezza del debito dovuto, con possibilità di ottenere l’attualizzazione dell’importo, ossia l’importo da pagare è sempre quello valido e richiesto dall’Ente Creditore (se l’importo varia nel tempo per interessi di mora o altro, su pagoPA viene sempre aggiornato);
- semplicità e velocità del processo: basta inserire il codice di avviso (IUV Identificativo Unico Versamento) per pagare e ricevere la quietanza liberatoria ovvero la certezza che l’Ente Creditore ha incassato il tributo e non potranno esserci verifiche o accertamenti successivi.
Per lo Stato, il principale vantaggio è quello di standardizzare le procedure, con una riduzione importante dei costi per la ricezione e gestione dei pagamenti. Insomma, ottimizzare la procedura di incasso, creando un rapporto di compliance nella pratica tutt’altro che piacevole del pagare le tasse.
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