News per le pensioni degli esodati con la nona salvaguardia per il 2020 che regolarizzerebbe i 6mila rimasti fuori dai precedenti decreti. Un emendamento è stato presentato in commissione di Bilancio. Vediamo cosa prevede.
Novità sul fronte delle pensioni per il 2020 che potrebbero riguardare gli esodati con l’approvazione della nona salvaguardia.
Nei giorni in cui si discute la manovra finanziaria alcune modifiche potrebbero essere apportate al testo ancora in bozza.
Per quanto riguarda le pensioni un emendamento è stato depositato alla commissione di Bilancio del Senato dai senatori PD Laus, Manca e Nannicini per dare voce ai 6mila esodati e portare all’inserimento nella Legge di Bilancio 2020 della nona salvaguardia.
Gli esodati sono i moltissimi lavoratori che nel 2011 con la riforma Fornero si sono trovati senza lavoro e senza pensioni e che da anni aspettano di migliorare la propria posizione.
L’auspicio è che i restanti esodati con un nuovo decreto possano, come gli altri regolarizzati dai decreti degli anni precedenti, avere le proprie pensioni.
Pensioni news, cosa prevede la nona salvaguardia esodati 2020
La vicenda delle pensioni degli esodati accompagna ogni governo e ogni Legge di Bilancio da ormai nove anni. Cosa prevede la nona salvaguardia per il 2020?
L’emendamento presentato dai senatori PD Laus, Manca e Nannicini, nella vasta schiera di emendamenti alla manovra registrati in questi giorni, prevede “Disposizioni in materia di accesso al pensionamento per i lavoratori cosiddetti esodati”.
L’emendamento accoglie la richiesta del Comitato 6mila esodati che chiede delle modifiche alle disposizioni dell’ultimo decreto in materia, vale a dire l’ottava salvaguardia.
La questione della nona salvaguardia per gli esodati era stata portata anche lo scorso anno all’attenzione del governo nell’ambito della riforma delle pensioni, ma nulla è stato fatto in merito.
L’emendamento prevede per gli esodati la maturazione dei requisiti per raggiungere la pensione entro il 31 dicembre 2021 e chiede anche il blocco dell’adeguamento dell’aspettativa di vita e dell’adeguamento di genere.
Così anche i 6mila esodati ancora senza diritti potrebbero essere regolarizzati con la nona salvaguardia, ponendo fine a una situazione che dura ormai da anni. Il provvedimento dovrebbe riguardare le stesse categorie del precedente vale a dire:
- lavoratori in mobilità;
- lavoratori autorizzati al versamento dei contributi volontari;
- lavoratori cessati dal servizio;
- lavoratori in congedo per assistere figli disabili;
- lavoratori a termine.
Anche il Comitato 6mila esodati chiede l’approvazione dell’emendamento per coloro che ancora aspettano la nona salvaguardia, che questa possa essere inserita nella Legge di Bilancio 2020, e possano finalmente ottenere le pensioni.
In 6mila aspettano ancora la nonna salvaguardia
Nel mondo delle pensioni negate, sono 6mila gli esodati che ancora aspettano la nona salvaguardia. Il Comitato 6mila esodati a gran voce chiede l’approvazione per il 2020 del provvedimento che possa mettere fine a questa storia endemica.
Sempre dal comitato stimano che sono 144mila gli esodati che hanno beneficiato delle leggi di salvaguardia precedenti.
Gli esodati sono quei lavoratori che nel 2011 con la riforma delle pensioni, la cosiddetta legge Fornero del governo Monti, si sono trovati senza uno stipendio e senza una pensione.
La riforma aveva infatti alzato l’età pensionabile così che tutti i lavoratori che nel frattempo avevano chiesto la buonuscita e il licenziamento o si erano messi in mobilità perché vicini all’età per la pensione, all’entrata in vigore della legge Fornero non avevano più i requisiti di vecchiaia ritrovandosi “esodati” appunto, senza pensione e senza stipendio, in un limbo che dura ormai da nove anni.
La nona salvaguardia per il 2020 potrebbe consentire di ripristinare la situazione e concedere anche a gli ultimi esodati il diritto alla pensione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA