Il costo di panettoni e pandori è aumentato, ma conviene comprarli di marca? La qualità dei dolci marcati con il nome dei supermercati non è poi così bassa. Ma chi li produce? Ecco la verità.
Il 2021 è stato un anno di aumenti e fare la spesa costa sempre di più. Se c’è qualcosa su cui le famiglie però tendono a non lesinare è la spesa per il Natale. I regali si fanno, magari appena un pensierino senza spendere troppo, ma su nessuna tavola possono mancare i tipici dolci natalizi.
Tra i dolci più comuni a Natale, in tutte le case italiane, si trovano panettoni, pandori e torroni. Ma come fare per non perdersi, neanche in questo anno difficile, il gusto dei dolci tipici di Natale? Risparmiare si può, senza dover scendere per forza a compromessi con la qualità.
Comprare panettoni e pandori non di marca conviene sì, ma si tende a non farlo per paura di non mangiare qualcosa di buono. È davvero così? Scopriamo chi produce i dolci di natale, panettoni e pandori, per le marche dei supermercati.
Conviene comprare panettoni e pandori del supermercato?
È davvero Natale senza dolci tipici? Per molti italiani il tipico dolce di Natale è il pandoro, per altri il panettone. La battaglia tra il team pandoro e il team panettone si ripresenta ogni anno e se poi si aggiunge lo scontro per acquistare l’ultimo pezzo di marca sullo scaffale, ecco che si ha il perfetto scenario natalizio da supermercato.
La ricerca del pandoro o del panettone di marca può durare giorni, ma è davvero necessaria? Al netto di una qualità simile, quindi parliamo di dolci non di pasticceria o di produzione artigianale, il costo di un dolce di un panettone o di un pandoro di marca arriva a costare anche 3-5 euro di più rispetto alla controparte di non marca.
Il pandoro e il panettone della marca dei supermercati costano meno e, proprio come spesso si vocifera, sono prodotti dagli stessi marchi più famosi e costosi.
Come e perché cambia il prezzo di un pandoro o di un panettone
Per Legge, sì avete letto bene, la ricetta del panettone è una soltanto. Esiste la possibilità di creare delle varianti, ma essendo un dolce tipico della tradizione, e riconosciuto come tale, ha una ricetta unica.
La ricetta, che descrive il prodotto come “a pasta morbida lievitato con crosta in cima”, viene così riportata dal Ministero delle Attività produttive (2005):
- farina di frumento;
- zucchero;
- uova di gallina di categoria «A» o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo;
- materia grassa butirrica, in quantità non inferiore al 16%;
- uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%;
- lievito naturale costituito da pasta acida;
- sale.
Un discorso simile per il pandoro, che è descritto secondo specifiche caratteristiche per poter riconoscere tutte le varianti sul mercato. Si può quindi dire che gli ingredienti e il tipo di cottura sono gli stessi sia per i prodotti di marca che di quelli non di marca. Quindi cosa fa cambiare il prezzo?
La qualità dei prodotti è una risposta, ma gran parte del prezzo è dovuto a fattori esterni al prodotto, per esempio i costi di marketing e distribuzione.
Panettoni e pandori non di marca: chi li produce davvero
Non esiste differenza tra pandori e panettoni di marca e non? Nì, effettivamente si può riscontrare un sapore diverso, ma la vera differenza la fa il prezzo. Il produttore infatti è lo stesso, spesso e volentieri.
Chi produce cosa? Per la produzione dei pandori:
- Maina produce i pandori per Coop, Conad, Esselunga e Crai;
- Paluani produce per Carrefour;
- Bauli produce per Lidl;
- Dal Colle produce per Penny Market.
Per la produzione dei panettoni:
- Maina produce per Coop, Esselunga, Unes, Iper, Bennet e Crai;
- Paluani produce per Conad;
- Motta produce per Lidl;
- Il Vecchio Forno produce per Aldi e Penny Market;
- Vergani produce i panettoni premium per Carrefour e Conad, venduti rispettivamente con i marchi Terre d’Italia e Sapori & Dintorni.
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