La Fed ha alzato i tassi di 75 punti, in nome di una strategia aggressiva contro l’inflazione: i mercati stanno reagendo con prudenza, mentre il petrolio è in aumento. Che succede oggi?
La Federal Reserve ha aumentato il tasso di riferimento di 0,75 punti percentuali: quale impatto su mercati e petrolio?
La decisione segna una svolta brusca rispetto ai piani precedentemente studiati dalla Fed per un secondo aumento consecutivo del tasso di 0,50 punti percentuali.
Powell ha osservato che l’inflazione elevata è stata un fattore significativo per realizzare il più grande rialzo del costo del denaro dal 1994. Inoltre, ha aggiunto che un incremento di 0,50 o 0,75 punti percentuali sarebbe stato probabile nella prossima riunione della banca centrale, anche se ha detto che non si aspettava aggiustamenti di tale portata così frequenti.
I riflettori sono ora tutti puntati su dati economici - sarà recessione negli Usa? - e su petrolio e mercati finanziari: qual è la loro reazione?
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La Fed falco rende cauti i mercati: che succede nelle Borse?
Un primo rialzo delle azioni e dei futures azionari statunitensi è svanito giovedì, ostacolato dalla prospettiva di una campagna prolungata di aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve per tenere sotto controllo l’inflazione galoppante.
L’Asia e contratti europei hanno fatto modesti progressi, mentre i futures S&P 500 e Nasdaq 100 hanno cancellato i guadagni, dopo un rally di Wall Street mercoledì sera che ha fermato una caduta del 10% di cinque giorni nell’indice S&P 500.
I mercati si erano inizialmente illuminati grazie al commento di Powell secondo cui i massicci rialzi sarebbero stati rari. Il focus sulla realtà economica, però, ha poi inasprito di nuovo il sentimento, con diffusi timori di una recessione.
Le preoccupazioni di un contesto caratterizzato da una crescita economica nettamente più lenta, pressioni elevate sui prezzi e tassi in aumento continuano a pesare sul clima degli investitori.
Da venerdì a martedì, i rendimenti dei Treasury statunitensi sono balzati in seguito di una delle più grandi vendite degli ultimi decenni e le azioni globali sono cadute in un mercato ribassista. La volatilità sembra che sarà ancora dominante.
Prezzo del petrolio aumenta e resiste nel dopo Fed
I prezzi del petrolio si stanno riprendendo dal forte calo della sessione precedente, sostenuti dalla scarsa offerta e dall’atteso picco dei consumi estivi, dopo che il rialzo dei tassi Usa ha suscitato timori di una crescita economica più lenta e di una minore domanda di carburante.
“Il petrolio è ancora piuttosto instabile poiché i trader sono cauti sul fatto che la Fed riduca l’inflazione” ha affermato Stephen Innes, managing partner di SPI Asset Management. “Allo stesso tempo, la politica Covid della Cina è difficile da digerire, ma sta mostrando una certa agilità economica nell’affrontare gli attuali blocchi.”
Gli investitori sono rimasti concentrati su forniture limitate e domanda robusta, con le sanzioni occidentali che hanno limitato l’accesso al petrolio russo.
L’offerta globale farà fatica a soddisfare i crescenti consumi nel 2023, ha affermato mercoledì l’Agenzia internazionale per l’energia in un rapporto mensile, e questo rimane un driver per i prezzi del greggio che si stimano ancora elevati.
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