Piazza Affari: dividendi per 23 miliardi agli azionisti

Gennaro Ottaviano

20/04/2019

Tra aprile e luglio inizia la stagione dei dividendi per le società quotate a Piazza Affari. Le stime sui 40 titoli del Ftse Mib sono positive con una crescita del 7%

Piazza Affari: dividendi per 23 miliardi agli azionisti

Il periodo tra aprile e luglio è di grande interesse non solo per i trader ma soprattutto per gli azionisti, grazie alla distribuzione dei dividendi azionari dei titoli del Ftse Mib. In base alle dichiarazioni già effettuate e alle stime, la stagione del 2019 è positiva con un incremento del 7%. In una situazione di instabilità economica del nostro Paese, Piazza Affari appare forte e investire in Borsa una possibile prospettiva.

Dividendi a Piazza Affari: 23 miliardi per gli azionisti

Il dividendo può essere trasferito all’azionista sotto forma o di denaro liquido, oppure di altre azioni. Le società normalmente distribuiscono gli utili in un periodo di tempo determinato come la primavera.

La stagione tra fine aprile e maggio 2019 si prospetta positiva e molto calda per gli utili delle società di Piazza Affari. Sono ben 23 i miliardi che verranno distribuiti agli azionisti. Una netta crescita rispetto a quella del 2018 con un importo di 21,5 miliardi di euro. Si inizia con la data del 25 aprile con la distribuzione degli utili da parte di Unicredit, pari al 2,1 %, FinecoBank con un incremento del 2,4 % e Campari con una crescita del 0,6%.

Tra le società con le maggiori remunerazioni, troviamo la FCA con una cedola di 0,65 € che verrà effettuata il 2 maggio e un rendimento pari al 13,1%. Segue Azimut Holding, con un 8,8% e un utile di 1,5 €. Non sono da meno gli altri titoli come Intesa San Paolo con uno 0,19 € e un aumento del 8,4%, Mediobanca e UnipolSai rispettivamente con 4,9% e un 5,9%.

Il concetto di dividendo azionario

Il dividendo azionario è definito come l’utile che una società distribuisce ai suoi azionisti in un periodo di tempo determinato. Può essere considerato come una delle ragioni principali che spinge un soggetto non solo ad operare sui titoli in borsa, ma anche ad acquistarli e mantenerli nel proprio portafoglio. Si fa riferimento a una somma di denaro che l’azienda non reinvestirà in altre attività, ma che in base al suo piano economico deciderà di trasferire ai suoi azionisti.
In un certo senso è un modo da parte di una società di ripagare coloro che hanno avuto fiducia nell’investire nelle sue azioni in passato.

Investire in borsa nel 2019: segnale positivo dai dividendi?

Al di là dei guadagni degli azionisti, la notizia di un aumento di dividendi da parte delle aziende nel 2019, rafforza l’idea che la Borsa di Milano appare tra le migliori nella realtà Europea con un incremento del 19,2%. Investire sulle società dell’indice Ftse Mib può essere una realtà da tenere in considerazione soprattutto in una situazione economica particolare come quella che si sta vivendo in questi giorni. È importante però considerare che anche se vi è una dichiarazione ufficiale di un utile, ciò non determina, per forza, un cambiamento del valore del titolo, date le previsioni di tale evento nei mesi precedenti. Ovviamente deve essere valutato in un quadro economico più ampio e con prospettive future positive.

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