Così il presidente della Federal Reserve: «La performance dell’economia Usa resta tutto sommato positiva. Le voci investimenti e manifattura si sono indebolite ma la crescita dell’occupazione e dei salari sostiene i consumi e favorisce una crescita positiva»
Le tanto attese parole del governatore FED, Jerome Powell, al simposio di politica monetaria di Jackson Hole sono arrivate.
Il numero uno della banca centrale ha detto che l’economia degli Stati Uniti è «ben posizionata» ed ha aggiunto:
«La Federal Reserve è pronta a intervenire in maniera adeguata affinché l’economia non devii dal sentiero dell’espansione».
La FED taglierà i tassi altre due volte nel 2019?
Le attese del mercato per le parole di Powell erano altissime. Dopo la riduzione del costo del denaro di 25 punti base nell’ultima riunione (31 luglio), le aspettative del mercato sono elevate, due tagli pieni da qui a fine 2019 e altri due nel 2020 secondo il consensus rilevato da Bloomberg.
«Le parole pronunciate oggi da Powell fanno però poca luce su quali siano le intenzioni della banca centrale circa le prossime mosse sui tassi», ha commentato a Money.it un analista.
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Il governatore, dovendo riaprire la porta al rialzo dei tassi, potrebbe far leva sul fronte internazionale, giustificando la mossa con il fatto che le tensioni commerciali possano pesare sull’economia, rendendo necessarie le misure espansive.
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Sul fronte interno, invece, il capo della FED dovrà continuare a fare i conti con il presidente Donald Trump che da tempo chiede tagli dei tassi più incisivi e al più presto.
In questo quadro la Federal Reserve ha elencato una serie di rischi economici e geopolitici che la banca centrale monitora con grande attenzione. Per ora Powell ha concluso il suo discorso con questa chiosa:
«La performance dell’economia Usa resta tutto sommato positiva. Le voci investimenti e manifattura si sono indebolite ma la crescita dell’occupazione e dei salari sostiene i consumi e favorisce una crescita positiva».
Trump al vetriolo contro la FED
Immediata la sferzata di Trump che affida, come di consueto, a Twitter la sua risposta:
«Come al solito la Fed non ha fatto NULLA!»
Questo il ruggito graffiante del capo della Casa Bianca twittato a pochissimi minuti di distanza dal discorso di Powell nel Wyoming. «Abbiamo un dollaro incredibilmente forte e una FED incredibilmente debole», ha aggiunto l’ex tycoon.
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