La Fed si prepara a un intervento aggressivo sui tassi di interesse. Le ultime parole di Powell sul rialzo del costo del denaro imminente hanno affondato le azioni e spinto ancora i rendimenti.
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha delineato il suo approccio più aggressivo per domare l’inflazione, approvando potenziali aumenti dei tassi di interesse di due o più punti percentuali e descrivendo il mercato del lavoro come surriscaldato.
I mercati hanno reagito con un tonfo delle azioni e una nuova infiammata dei rendimenti delle obbligazioni.
Il capo della Fed punta a raffreddare la forte domanda, una strategia che comporta rischi considerevoli per i lavoratori statunitensi e le prospettive di crescita complessiva dell’economia nei prossimi mesi, nonché per la stessa Fed in un anno di elezioni del Congresso di medio termine, con l’inflazione una delle principali preoccupazioni tra gli americani.
Il tono aggressivo e deciso di Powell ha intanto riportato volatilità e sentiment contrastanti tra i trader.
Fed sempre più aggressiva. E i rendimenti volano
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha affermato che un aumento del tasso di interesse di mezzo punto sarà sul tavolo nell’incontro di maggio, aggiungendo che sarebbe opportuno “muoversi un po’ più rapidamente”.
Le sue osservazioni confermano le aspettative del mercato di almeno un altro aumento dei tassi di mezzo punto percentuale da parte della Fed il prossimo mese, e Nomura ora prevede rialzi di 75 punti base nelle riunioni di giugno e luglio, che sarebbero i maggiori dal 1994.
Sulla scia di questi nuovi commenti, le obbligazioni statunitensi hanno continuato a essere svendute, con il rendimento dei Treasury quinquennali in aumento al 3,04%, il più alto di fine 2018.
Il rendimento dei bond decennali ha toccato 2,9483%, in aumento rispetto alla chiusura precedente di 2,9076% e non troppo lontano dal 2,9810%, un massimo di 40 mesi segnato mercoledì. Al momento in cui si scrive segna un 2,926%.
Il rendimento a due anni, che riflette le aspettative dei trader di tassi più elevati sui fondi Fed, ha raggiunto il 2,7408%, in rialzo rispetto alla chiusura del 2,6739% del giorno precedente.
I commenti di Powell hanno messo in ombra i solidi guadagni aziendali statunitensi e i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, che hanno mostrato nuove richieste di sussidi di disoccupazione in diminuzione la scorsa settimana, suggerendo che aprile è stato un altro mese di forte crescita dell’occupazione.
Il presidente Fed ha anche respinto le preoccupazioni che lo sforzo per inasprire la politica monetaria si tradurrà in una recessione, indicando il mercato del lavoro storicamente forte. Tuttavia ha riconosciuto che sarà difficile ottenere un cosiddetto “atterraggio morbido”.
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