«Grazie» al COVID-19 ora le case costano meno: ecco l’elenco delle principali città italiane dove i prezzi delle abitazioni stanno scendendo di più.
Ormai è noto: ogni crisi economica porta con sé, con le opportune differenze, un calo dei prezzi delle case, complice il timore di un così grande investimento in tempi incerti e una minore disponibilità di liquidità.
Un simile scenario apre così la possibilità, per chi ha la fortuna di permetterselo, di approfittare e comprare casa a prezzi decisamente convenienti rispetto ai tempi più sereni.
Un recente studio di Nomisma, che prende in esame le recenti dinamiche del mercato immobiliare nelle 13 città più importanti in Italia, riferisce le percentuali di calo dei prezzi delle abitazioni, ma non solo. Il report fotografa un mercato residenziale italiano in forte crisi soprattutto a causa del calo delle compravendite. La crisi dettata dal coronavirus, inoltre, impedirà a circa 2 milioni di famiglie italiani con bisogno abitativo di acquistare casa da qui a fine anno.
Prezzi delle case in calo, ecco dove conviene comprare ora
I dati riportati di seguito, accompagnati dai cali percentuali dei prezzi delle abitazioni, si basano sullo scenario in cui l’economia italiana torni a crescere nel 2021-2022 ma che comunque non riesca a tornare ai livelli precedenti alla crisi legata al COVID-19 e rimanga ad una performance inferiore di 2 punti percentuali rispetto alla crescita economica del 2019.
A fine anno le transizioni sono stimate a quota 494mila, per un calo di circa il 18% rispetto alle precedenti 603mila.
A livello trimestrale il periodo aprile-giugno si è dimostrato peggiore rispetto a gennaio-marzo, mentre per gli ultimi due trimestri del 2020 le prospettive sarebbero più positive, rimanendo comunque in territorio di contrazione.
Sul fronte prezzi delle case, le contrazioni variano in base allo scenario che si andrà a verificare.
Nell’ipotesi «soft», queste le contrazioni dei costi degli immobili nelle maggiori città italiane nel 2020:
- Catania (-4,3%),
- Roma (-4%),
- Bari (-3,9%),
- Genova (-3,5%),
- Milano (-0,6%),
- Firenze (-2%),
- Padova (-2%),
- Bologna (-2,2%),
- Venezia (-2,3%).
Nello scenario «base», invece, la contrazione media dei prezzi delle unità abitative sarà del -2,6% (-3,1% nel settore direzionale e -3,2% nel settore commerciale). In caso di scenario hard, il peggiore possibile, il calo dei prezzi arriverebbe a una media del -4%.
Quali prospettive per il mercato immobiliare post-COVID?
Ancora secondo Nomisma il 2021 sarà l’anno del rimbalzo, con un aumento delle compravendite a quota 537mila, effettuate in grande parte da chi ha già disponibilità reddituale e non ha bisogno di richiedere un mutuo.
Anche il 2022 sarà un anno di ripresa, tuttavia non così potente da riuscire a tornare ai livelli pre-crisi.
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