Prezzo benzina in forte aumento (e può salire ancora)

Pierandrea Ferrari

11 Maggio 2021 - 17:24

Secondo gli ultimi dati snocciolati dal ministero dello Sviluppo economico i prezzi dei carburanti, dalla verde al diesel, hanno toccato i massimi di oltre un anno. E Nomisma Energia suona l’allarme: la benzina alla pompa potrebbe arrivare entro fine anno a 1,7 euro al litro.

Prezzo benzina in forte aumento (e può salire ancora)

Le prospettive di una prossima riapertura dell’economia globale, unitamente ad alcuni eventi incidentali come l’attacco informatico negli Stati Uniti che ha bloccato i flussi sulla costa orientale, continuano a favorire l’aumento del prezzo dei carburanti.

Stando ai dati snocciolati dal ministero dello Sviluppo economico, il prezzo della benzina verde nella prima settimana di maggio è salito ad una media di 1,588 euro al litro, contro gli 1,447 euro del diesel. Per entrambi si tratta del livello più alto da oltre un anno, ovvero dai mesi immediatamente antecedenti al lockdown dello scorso marzo.

Ma il rimbalzo dei prezzi è solo a metà strada: secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, il greggio potrebbe arrivare entro fine anno a 80 dollari al barile, per un prezzo della benzina alla pompa che salirebbe così fino a 1,65-1,7 euro al litro.

Prezzo benzina in forte aumento

I calcoli di Tabarelli sono in linea con il trend che da diverso tempo si registra sui mercati internazionali del greggio, rafforzati dalla campagna vaccinale e dalla conseguente ripresa delle attività dopo i tanti chiari di luna dello scorso anno. Se la verde potrebbe arrivare fino a 1,7 euro al litro, la corsa del gasolio dovrebbe fermarsi invece in area 1,55-1,60 euro, per un rincaro della coppia che riporterebbe il prezzo dei carburanti sul livello del 2014.

Il peso degli aumenti dei prezzi, in ogni caso, si avverte già: come rilevato dall’Unione nazionale consumatori (UNC), prendendo in considerazione esclusivamente i rialzi dal primo gennaio un pieno di 50 litri di benzina è arrivato a costare 7,32 euro in più, mentre la stessa quantità di diesel evidenzia un rincaro di 6,41 euro. Si tratta di una variazione percentuale positiva, rispettivamente, del 10,2% e del 9,7%.

Al momento, tuttavia, il petrolio al barile rimane ancora a debita distanza dagli scenari ipotizzati da Tabarelli per fine anno: i future sul Brent, greggio del Mare del Nord, scambiano a 67,95 dollari, in leggera flessione rispetto ai picchi della scorsa settimana, mentre il texano Wti segna 64,43 dollari, anch’esso in contrazione.

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