Prezzo oro: secondo HSBC le onde di Elliott stanno descrivendo un’immediata fase di rialzo, mentre banche centrali e investitori cercano rifugio dall’incertezza dei mercati.
Dopo una discesa lungo quattro anni, il prezzo dell’oro sembra essersi risvegliato di colpo.
Nei primi tre mesi del 2016 la quotazione dell’oro ha segnato un ricco +20%, la sua migliore performance trimestrale dal 2008.
Attualmente il prezzo dell’oro è intorno ai $1.260 per oncia, ancora ben lontano dai suoi massimi, stabiliti durante il periodo peggiore della scorsa crisi finanziaria, a metà 2011.
Gli investitori che stanno assistendo da spettatori a questo rally, ad oggi, si chiedono se il prezzo dell’oro è arrivato ad un punto di massimo o se ancora c’è spazio per un ulteriore rialzo.
L’inglese HSBC, uno dei maggiori colossi finanziari a livello mondiale, si è espressa a riguardo, scommettendo su una risalita del prezzo dell’oro verso almeno i $1.500, basando le proprie convinzioni sull’analisi tecnica.
Intanto investitori e banche centrali aumentano il peso dell’oro nei propri portafogli, suggerendo come il principale dei beni rifugio abbia ancora una lunga strada di fronte a sé.
Prezzo oro: il momento giusto per acquistare secondo HSBC
Il capo della divisione di analisi tecnica di HSBC, Murray Gunn, si è espresso riguardo al prezzo dell’oro in modo chiaro e convinto:
“Il prezzo dell’oro è in un trend rialzista descritto dalle onde di Elliott. Noi abbiamo aperto una posizione in buy al livello di $1.260, con stop loss a $1.200 e come target iniziale $1.500.”
L’analisi di Gunn è basata sulle onde di Elliott, uno strumento di analisi tecnica con molta storia alle spalle e tra i più usati per le analisi di lungo periodo.
Il concetto di fondo delle onde di Elliott è che il prezzo si muove secondo ondate rialziste e ribassiste del prezzo, inserite però all’interno di un macro-trend, a sua volta rialzista o ribassista.
Le correzioni al rialzo, in un macro trend rialzista, sono cinque, alternate da minori swing ribassisti. Secondo questa tecnica, che risale agli anni ‘30, dopo le cinque correzioni rialziste ce ne sarebbero tre al ribasso, per poi ripetere il pattern da zero.
Il risultato finale sarebbe un rialzo generale dei prezzi, che però avranno seguito questa serie di onde, inserite all’interno del movimento più generale.
Secondo Gunn il prezzo dell’oro è in una fase di ritracciamento verso il basso, pronto a cominciare un nuovo trend al rialzo:
L’andamento degli ultimi giorni sarebbe quindi solo l’inizio di una serie di movimenti che puntano ad una risalita del prezzo, secondo Gunn, con i livelli di supporto, colorati di verde, pronti a far rimbalzare la quotazione verso la prossima onda rialzista di medio periodo.
Prezzo oro: banche centrali e investitori cercano rifugio nell’oro
Tra i principali responsabili della salita del prezzo dell’oro ci sono le banche centrali.
Molte delle banche centrali mondiali hanno infatti aumentato le loro riserve dallo scoppio della crisi finanziaria, accelerando soprattutto durante lo scorso anno, Russia e Cina su tutte.
Ma al di là dell’attitudine delle banche centrali, sono gli investitori ad aver cambiato il proprio atteggiamento nei confronti dell’oro.
Il recente clima di incertezza che si respira nei mercati finanziari, l’alta volatilità dei titoli azionari, la scarsa efficacia delle politiche monetarie di molte banche centrali, la paura della deflazione e il calo della fiducia nel sistema sono i principali fattori che hanno riportato in auge il bene rifugio per eccellenza, mai come ora l’unico investimento in grado di minimizzare i rischi.
“L’oro ha la tendenza a fare bene quando gli altri asset vanno male, ma offre il meglio di sé quando la gente perde la fiducia nelle banche centrali.”
(Adrian Ash, BullionVault)
La situazione scaturita dall’operato della BCE e della Bank of Japan, con i tassi di interesse negativi che si stanno rivelando incapaci di realizzare gli obiettivi di crescita, sono i due più rilevanti esempi di come la fiducia verso il sistema rappresenti il primo fattore-guida per il prezzo dell’oro.
Così, mentre si attende che le politiche monetarie conducano agli effetti sperati, la soluzione temporanea sembra essere quella di proteggersi da questa bufera di incertezza, dando nuovo valore al bene che più di tutti offre un rifugio sicuro.
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