Carlo Calenda è stato il primo a candidarsi a sindaco di Roma: ecco il programma elettorale in vista delle amministrative che nella capitale si terranno a ottobre.
Tra i principali candidati in corsa alle elezioni amministrative a Roma che si terranno a ottobre, Carlo Calenda è stato il primo a ufficializzare la sua scesa in campo.
Avendo giocato d’anticipo, l’ex ministro ha auspicato a lungo una convergenza del Partito Democratico sulla sua candidatura, viste anche le difficoltà dei dem nel trovare un nome per il Campidoglio.
Alla fine il PD ha deciso di scegliere il suo candidato tramite le primarie, poi vinte con un plebiscito da Roberto Galtieri, con Calenda che ha rifiutato di prendere parte alla consultazione preferendo a quel punto proseguire per la propria strada.
Da mesi Carlo Calenda è in campagna elettorale girando a tappeto i vari quartieri di Roma. Una esperienza che gli ha permesso di stilare una prima bozza di programma in vista delle elezioni amministrative.
Elezioni Roma: il programma di Calenda
Carlo Calenda è salito alla ribalta politica nel 2016, quando è stato nominato dal governo Renzi ministro dello Sviluppo Economico, venendo poi riconfermato al MISE anche dall’esecutivo targato Gentiloni.
Alle elezioni europee è stato candidato dal Partito Democratico come capolista nella circoscrizione Nord-Est, venendo eletto al Parlamento Europeo dopo essere risultato il più votato tra tutte le liste dei dem.
Dopo aver abbandonato il PD a causa della nascita del Conte-bis, ha fondato Azione andando all’opposizione. Lo scorso febbraio ha deciso di appoggiare il nuovo governo Draghi.
In queste elezioni amministrative a Roma, Carlo Calenda oltre che ca va sans dire da Azione, sarà sostenuto anche da +Europa e Italia Viva. Da mesi sta così costruendo un programma elettorale che è ancora in elaborazione, anche se ormai sono chiari diversi punti chiave.
Lavori e servizi pubblici
Grande attenzione nel programma di Calenda è riservata alla manutenzione stradale, le famigerate “buche” di Roma che furono al centro anche della proposta amministrativa della sindaca Raggi nel 2016.
Ecco alcuni dei punti del programma:
- Raddoppio degli investimenti in manutenzione straordinaria
- Dare seguito al Piano Sampietrini, garantendo corsie alternative in pietra basaltina
- Accentramento nel Comune degli appalti di manutenzione
- Sviluppo di un sistema digitale di controllo dello stato delle strade
Particolare riguardo poi al tema delle voragini, al problema degli allagamenti e dell’illuminazione, mentre per quanto riguarda l’edilizia scolastica l’obiettivo è quello di “svolgere una ricognizione dello stato degli edifici scolastici, mappando le criticità e definendo le priorità d’intervento”.
Trasporti
Quello della mobilità e dei trasporti è da sempre un nervo scoperto nella capitale. A riguardo, sono diverse le proposte di Carlo Calenda contenute nel suo programma elettorale.
- Revisione generale dei treni della metropolitana e manutenzione dei binari dei tram per evitare che vengano soppressi
- Acquistare 18 nuovi treni per le linee della metropolitana
- Realizzare almeno 7 nuove linee del tram
- Ammodernare la Roma Nord e la Roma Lido
- Sviluppo del GRAB
- Ripresa del progetto della Linea D della metro e completamento della Linea C fino a Piazza Venezia
Rifiuti
Altro tasto dolente a Roma è quello dei rifiuti, con la situazione nella Città Eterna che Calenda ha definito “semplicemente disastrosa”. Il programma elettorale così si divide in due fasi: “Renderci autonomi da subito, mettendo in sicurezza la città con soluzioni temporanee, tra cui tritovagliatori e impianti di prossimità”.
Con una spesa di 800 milioni si devono poi costruire questi impianti:
- Tre impianti capaci di produrre biometano dal trattamento delle frazioni organiche
- Tre piattaforme per valorizzare plastiche e vetro
- Un impianto dedicato al riciclo della carta e del cartone
- Un’officina per il riciclo dei rifiuti ingombranti
- Una bioraffineria capace di produrre idrogeno e biocombustibili dai rifiuti urbani
Importante anche il riciclo dei rifiuti estendendo “il sistema di raccolta porta a porta all’80% delle utenze non domestiche”. Per quanto riguarda le partecipate, AMA andrebbe incorporata ad ACEA “per costruire una grande multi-utility”.
Per il decoro urbano invece l’obiettivo è lo“spazzamento aree pubbliche, rimozione erbe infestanti, cancellazione delle scritte vandaliche e raccolta foglie per quando arriverà l’autunno”. Si tratterebbe di un Piano da 12 mesi che costa 40 milioni di euro.
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