Proroga pace fiscale: i commercialisti chiedono una proroga a causa dei malfunzionamenti del sistema. A rischio la data del 30 aprile per saldo e stralcio e definizione agevolata.
Proroga pace fiscale: il saldo e stralcio e la definizione agevolata delle cartelle potrebbero slittare oltre il termine previsto del 30 aprile. A chiederlo sono l’ADC (Associazione dottori commercialisti) e l’ANC (Associazione nazionale commercialisti) che, nel comunicato stampa che abbiamo allegato, espongono le difficoltà di rispettare il termine previsto.
Alla base della richiesta ci sono i rallentamenti dovuti al gran numero di domande presentate - circa 1 milione - soprattutto nel rilascio delle stampe delle situazioni debitorie, nella suddivisione tra i ruoli per il saldo e stralcio e la definizione agevolata e per ottenere le attestazioni Isee.
La situazione più grave si è registrata in Sicilia, ma i malfunzionamenti e i rallentamenti riguardano indistintamente tutta la Penisola.
Proroga pace fiscale: rallentamenti e malfunzionamenti mettono a rischio la scadenza del 30 aprile
Il 30 aprile 2019, termine ultimo per presentare la dichiarazione di adesione al saldo e stralcio e definizione agevolata delle cartelle, è alle porte. Eppure su tutto il territorio nazionale si riscontrano rallentamenti e malfunzionamenti, soprattutto a causa del gran numero di domande presentate: circa 1 milione.
Infatti, da diverse Regioni, soprattutto in Sicilia, giungono segnalazioni di problemi in ordine all’acquisizione dei dati necessari per procedere alle pratiche, per la suddivisione tra i ruoli per la definizione agevolata e quelli per il saldo e stralcio, per ottenere le attestazioni Isee, nonché infinite code agli sportelli e tempi troppo lunghi per riceve i codici pin necessari.
Per queste ragioni, in data 26 aprile 2019, l’Associazione nazionale commercialisti ha pubblicato un comunicato stampa (pdf in allegato) dove chiede di prorogare la scadenza prevista per il 30 aprile almeno fino al 31 maggio; in questo modo sarà possibile ai richiedenti completare correttamente le procedure necessarie per ottenere i benefici fiscali e alle Amministrazioni competenti di intervenire per rendere i sistemi adeguati al numero di richieste ricevute.
Roma, 26 aprile 2019
La scadenza del 30 aprile per la presentazione delle dichiarazione di adesione alla Definizione Agevolata dei ruoli e del “Saldo e Stralcio” dei debiti è oramai prossima, e su tutto il territorio nazionale si riscontrano ancora molteplici problemi in ordine all’acquisizione di tutti i dati necessari per procedere nelle pratiche.
Da diverse regioni ci giungono notizie di rallentamenti dovuti a ritardi nel rilascio delle stampe delle situazioni debitorie e della relativa suddivisione tra ruoli per Definizione Agevolata e per Saldo e Stralcio, lentezza nell’ottenere le attestazioni Isee, infinite code agli sportelli preposti e tempi lunghi di attesa per ottenere i codici pin. In particolare, in Sicilia la situazione con Riscossone Sicilia sembra essere la più grave.
Così recita il comunicato di ADC - ANC:
«Data l’importanza dei due provvedimenti legislativi, dal punto di vista della loro specifica e mirata finalità sociale, ADC e ANC pongono l’attenzione sull’assoluta necessità di un differimento del termine dal 30 aprile almeno al 31 maggio, per dare modo agli utenti di completare correttamente le procedure necessarie e all’Amministrazione di intervenire sui sistemi per renderli adeguati al numero delle richieste.»
Proroga pace fiscale: la richiesta dei commercialisti
Secondo Marcella Caradonna, presidentessa dell’Ordine dei dottori commercialisti, l’eccesso di domande presentate e gli inevitabili rallentamenti, rendono necessaria la proroga del termine per beneficiare della Pace fiscale, dal 30 aprile fino almeno al 31 maggio 2019.
La scadenza della Pace fiscale, infatti, si sovrappone ad altre importanti scadenze che rischiano di rallentare ancor di più l’iter per accedere al saldo e stralcio o alla definizione agevolata delle cartelle. La decisione, tuttavia, spetta al Governo.
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