Proroga rottamazione ter e saldo e stralcio, pressing per il rinvio della scadenza del 30 novembre al 31 dicembre 2021. La novità è parte degli emendamenti al Decreto Fiscale 2022.
Proroga rottamazione ter e saldo e stralcio: la scadenza del 30 novembre 2021 si avvicina e cresce il pressing dei partiti per il rinvio.
Il tema è tra quelli sui quali dovrà deliberare il Parlamento ed è mediante diversi emendamenti presentati al testo del decreto Fiscale 2022 che le forze politiche, da FDI al PD, chiedono di rinviare la scadenza a fine anno o, in alternativa, suddividere i versamenti dovuti in più quote.
Che sia necessario ripensare alla scadenza ormai alle porte è sotto gli occhi di tutti. Sono ben otto le rate da pagare entro il 30 novembre 2021, un conto salato che molti potrebbero non riuscire ad onorare.
La richiesta bipartisan è quindi di rinviare la scadenza al 31 dicembre 2021, valutando la possibilità di “spacchettare” i versamenti per evitare il salasso di fine anno.
Proroga rottamazione ter al 31 dicembre 2021? Novità negli emendamenti al DL Fiscale 2022
Il decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022 è nuovamente intervenuto sulle scadenze relative alla rottamazione ter e al saldo e stralcio delle cartelle, prevedendo la possibilità di “rimettersi in regola” in caso di omesso pagamento delle rate del 2020.
Al momento è fissata al 30 novembre 2021 l’ultima chance per i decaduti in caso di omesso o carente versamento delle rate, appuntamento che si affianca a quello previsto per pagare la totalità delle somme dovute per l’anno in corso.
Un calendario fitto di adempimenti, difficilmente sostenibile sul fronte economico e per il quale si susseguono richieste di revisione. I lavori sono in corso, ed è in sede di conversione in legge del decreto Fiscale n. 146/2021 che potrebbero essere inserite ulteriori novità.
Tra i 900 emendamenti presentati spiccano quelli relativi alla proroga della scadenza per la rottamazione ter e il saldo e stralcio.
Sia il PD che la Lega e Fratelli d’Italia chiedono di spostare il termine di versamento al 31 dicembre 2021, una soluzione tampone che si affianca alla richiesta di spalmare i versamenti in più rate.
Proroga rottamazione ter e saldo e stralcio a fine 2021, più rate entro il 2022: come salvare la pace fiscale
Per avere certezze sul “destino” dei pagamenti bisognerà attendere il voto sugli emendamenti presentati, e poi il varo definitivo della legge di conversione del decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022. Tempi troppo lunghi, e che mal si coordinano con la scadenza del 30 novembre 2021.
In attesa di ulteriori novità, e di un possibile intervento risolutore da parte del Governo, quel che appare evidente è che la sola proroga di un mese sarebbe soltanto un palliativo, e non certo la cura, per quel che riguarda la gestione degli arretrati della pace fiscale.
Più utile sarebbe invece prevedere una rateizzazione delle quote dovute, spalmando i versamenti su più mensilità e fissando al 31 dicembre 2021 la scadenza della prima rata.
Una soluzione che consentirebbe ai contribuenti di recuperare le somme arretrate relative alla rottamazione ter e al saldo e stralcio delle cartelle, evitando il rischio di una “decadenza di massa” dal piano di dilazione agevolato concesso dal Fisco.
Si ricorda infatti che l’omesso versamento di anche una sola delle rate dovute fa venir meno i benefici della pace fiscale, e che oltre alla totalità del debito accumulato tornano ad essere dovuti interessi e sanzioni.
Un rischio che non conviene correre ai contribuenti ma che danneggerebbe anche lo Stato, con l’accumularsi di ulteriori debiti tra quelli che già affollano il magazzino dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
La buona riuscita della pace fiscale conviene ai contribuenti e all’Erario, ed è per questo che si resta in attesa di possibili novità nel corso delle prossime settimane.
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