Cartelle cancellate dopo 5 anni, con uno stralcio continuo e automatico per tutti i debiti che lo Stato non è riuscito a riscuotere: è questa una delle ipotesi di riforma della riscossione alla quale sta lavorando il MEF, per svuotare il magazzino dell’AdER.
Cartelle cancellate dopo 5 anni, con uno stralcio automatico e continuo dei debiti che lo Stato non è riuscito a recuperare: è questa una delle ipotesi allo studio del Ministero dell’Economia, in vista della presentazione della relazione sulla riforma della riscossione.
È stato il decreto Sostegni ad affidare al MEF il compito di indicare i criteri per una riforma del meccanismo di controllo e discarico delle cartelle non riscosse.
Secondo i tempi previsti, la relazione alle Camere era attesa entro la fine del mese di maggio, ossia 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto n. 41 del 22 marzo 2021.
Il lavoro di ricognizione del MEF pare però tutt’altro che definito, tanto che si continua a parlare di ipotesi. Tra queste c’è appunto la cancellazione delle cartelle dopo 5 anni, mossa che consentirebbe di sfoltire il magazzino dei crediti accumulati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Cartelle cancellate dopo 5 anni, stralcio per tutti: in cantiere la riforma della riscossione
È pari a circa mille miliardi il conto dei debiti non riscossi relativi al periodo dal 2000 al 2020, e solo una minima parte di questi rientrerà nello stralcio automatico previsto dal decreto Sostegni.
Il problema del magazzino dei crediti affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione è all’attenzione del Ministero dell’Economia, in vista di una revisione del sistema di recupero.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, tra le ipotesi in cantiere torna quella di disporre che le cartelle non riscosse siano cancellate dopo 5 anni, automaticamente e per tutti.
In vista dell’approvazione del primo decreto Sostegni, si era già parlato dell’ipotesi di una riforma della riscossione che prevedesse lo stralcio automatico delle cartelle entro un arco di tempo ridotto. Un’idea che torna oggi alla ribalta e che punta a rendere più efficiente la macchina del Fisco.
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Una riforma della riscossione che prevede la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali in un arco di tempo ridotto, non può prescindere da una maggiore efficienza delle azioni intraprese dall’Agente della Riscossione.
In tale ottica, sarebbe destinato a cambiare il rapporto tra contribuenti e Fisco: in parallelo allo stralcio delle cartelle, potrebbe essere prevista una maggiore rapidità in tutto il processo di recupero di tasse e altre somme non pagate dal contribuente.
Se da un lato la cancellazione automatica delle cartelle non riscosse entro 5 anni appare una mossa pro-contribuente, dall’altro è necessario mettere in conto un cambio di passo nelle attività svolte dall’AdER, per evitare che lo Stato si trovi nella condizione di non riuscire a recuperare i debiti maturati dai contribuenti e di aprire le porte ad un condono continuo.
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