I redditi più bassi saranno penalizzati dalla riforma fiscale? E le famiglie? Ecco cosa cambia considerando anche l’assegno unico universale.
Nel 2022 le famiglie italiane disporranno di una maggiore liquidità, più soldi per spese quotidiane e risparmi. O almeno questa è l’intenzione del Governo che dopo aver riconosciuto interventi a pioggia nel periodo della pandemia ha deciso adesso di concentrarsi su interventi strutturali utili per ridurre l’imposizione fiscale e per dare alle famiglie una maggiore liquidità.
Abbiamo già parlato di cosa cambierà per gli stipendi con la riforma dell’IRPEF - che comporterà una revisione delle attuali aliquote nonché delle detrazioni oggi riconosciute - e con la decontribuzione lato dipendente; per questo adesso vogliamo concentrarci sulle famiglie, prendendo in considerazione anche un’altra delle novità che vedranno luce nel 2022, ossia l’introduzione dell’assegno unico per i figli.
A stimare l’effetto globale di tutte le misure che verranno introdotte nel 2022 sono stati i tecnici del Ministero dell’Economia, i quali hanno realizzato una serie di tabelle che mettono in risalto quanto andranno a “guadagnare” in più le famiglie.
Quali famiglie andranno a guadagnare di più nel 2022
I sindacati sono in rivolta perché secondo loro con la riforma del fisco si vanno a favorire i redditi medio alti. Ed effettivamente, come già abbiamo avuto modo di approfondire, il massimo del risparmio si avrà con un reddito di 40.000,00€.
Ma sarà così anche per le famiglie? Partiamo da una famiglia composta due genitori - ma di cui solamente uno lavora - e un solo figlio. Ecco quanti soldi in più avrà questa a fine 2022 considerando le novità introdotte con la riforma del fisco e con quella dei bonus famiglia.
Classe di reddito da lavoro | Importo medio mensile in busta paga | Sconto sull’IRPEF a regime | Sconto contributivo transitorio (solo per il 2022) | Incremento reddito grazie all’assegno unico | Somma | Incidenza della somma sul reddito da lavoro familiare |
---|---|---|---|---|---|---|
10.000 | 988 | - | 88 | 450 | 538 | 5,4% |
15.000 | 1.341 | 336 | 132 | - | 468 | 3,1% |
20.000 | 1.570 | 204 | 116 | 119 | 438 | 2,2% |
25.000 | 1.800 | 136 | 145 | 559 | 841 | 3,4% |
30.000 | 2.019 | 84 | 149 | 877 | 1.110 | 3,7% |
40.000 | 2.369 | 945 | - | 827 | 1.772 | 4,4% |
50.000 | 2.790 | 739 | - | 719 | 1.458 | 2,9% |
60.000 | 3.206 | 570 | - | 718 | 1.288 | 2,1% |
70.000 | 3.624 | 370 | - | 719 | 1.089 | 1,6% |
80.000 | 4.045 | 270 | - | 582 | 852 | 1,1% |
90.000 | 4.475 | 270 | - | 550 | 820 | 0,9% |
100.000 | 4.910 | 270 | - | 600 | 870 | 0,9% |
110.000 | 5.348 | 270 | - | 600 | 870 | 0,8% |
120.000 | 5.787 | 270 | - | 600 | 870 | 0,7% |
Questa tabella in parte smentisce i sindacati. Perché è vero che se si guarda ai risparmi in termini assoluti gli importi maggiori spettano a coloro che hanno redditi più alti, ma se ci concentriamo sul valore percentuale - ossia su come il risparmio complessivo impatta sul proprio reddito - si nota come i benefici maggiori sono per i ceti più bassi.
Come anticipato, ad esempio, un lavoratore con reddito di 40.000,00€ avrà un risparmio complessivo di 945,00€ sullo stipendio. Tuttavia, considerando anche l’assegno unico, il risparmio annuo incide per il 4,4% sul reddito complessivo.
Meglio va ai redditi di 10.000,00€, per i quali l’incidenza è invece del 5,4%, nonostante in termini assoluti si tratti di un risparmio molto lontano da quello riconosciuto alla fascia di reddito da 40.000,00€ (538,00€ contro i 1.772,00€).
L’incidenza comunque si riduce progressivamente sopra i 40.000,00€, specialmente quando si supera la fascia degli 80.000,00€. Meglio, ma sempre in termini di valori percentuali, va alle famiglie monoreddito che non superano la soglia dei 40.000,00€.
Cosa cambia per le famiglie con due redditi
Prendiamo adesso come esempio le famiglie con due redditi da lavoro dipendente - di cui uno è fisso a 15.000,00€ - considerando sempre un solo figlio a carico.
In questo caso il maggiore guadagno in termini percentuali lo abbiamo nella soglia reddituale di 30.000,00€, quindi nel caso in cui i due genitori abbiano entrambi uno stipendio annuo di 15.000,00€ (circa 1.340,00€ mensili). Per questi, infatti, si ha un’incidenza del 6,4%, quindi poco meno di 2.000€ l’anno.
Poi abbiamo la fascia di reddito di 40.000,00€, con un’incidenza del 4,5% e un risparmio complessivo di circa 1.800€. E ancora, a 60.000,00€ si ha un’incidenza del 3,6%, e un guadagno in termini assoluti di 2.160,00€.
Cosa cambia per le famiglie con due figli
Per effetto dell’assegno unico, ovviamente, il risparmio aumenta tanti più sono i figli. Pensiamo ad esempio alla famiglia monoreddito ma con due figli anziché uno solo: nel caso della fascia da 40.000,00€, il guadagno complessivo sarà di 3.013,00€.
Nel caso dei nuclei con entrambi i genitori con un reddito proprio, invece, si sale a un’incidenza del 9% nella fascia di 30.000,00€, al 7,7% a 40.000,00€ e al 6,2% a 50.000,00€.
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