Quali sono i rischi di una guerra per i bambini?

Giorgia Bonamoneta

17 Febbraio 2022 - 19:50

Oltre ai danni economici, quando si pensa alle conseguenze di un conflitto si devono tenere in considerazione i rischi che corrono i civili e in particolare i bambini. A quali rischi vengono esposti?

Quali sono i rischi di una guerra per i bambini?

Cosa rischiano i bambini in tempo di guerra? Parlare di rischi e guerra appare scontato in questi giorni, soprattutto in uno scenario teso come quello europeo degli ultimi due mesi. Proprio la sensazione di avere la guerra alle porte ci porta a ragionare sull’incolumità e la salute. In particolare i soggetti più a rischio durante una guerra sono anziani e bambini.

Purtroppo di esempi contemporanei e recenti ne abbiamo diversi. Non solo il numero di bambini feriti e morti come conseguenza indiretta degli scontri, ma anche di quelli coinvolti direttamente nella guerra, armi alla mano. Le conseguenze sulla salute fisica sono evidenti, ma non si deve dimenticare la questione del benessere mentale.

Basta solo immaginare il rientro in aula dei bambini che frequentano l’asilo colpito da alcuni colpi di mortaio sparati questa mattina in Ucraina. La scena che si evince dalle foto è brutale con gli orsacchiotti coperti dai mucchi di mattoni. I 20 bambini in quel momento erano in un altro luogo della scuola, ma non tutti sono altrettanto fortunati nel mondo. Ecco quindi quali sono i rischi ai quali esponiamo i più giovani in tempo di guerra.

Guerra e bambini: quali sono tutti i rischi legati a un conflitto armato

Le possibili e spesso inevitabili conseguenze di un conflitto armato sui civili sono sempre troppo alte. Possono essere danni economici e sociali, come la ricostruzione in caso di bombardamenti e la mancanza di manodopera dopo un crollo demografico.

Ci sono poi quelle conseguenze invisibili agli occhi di chi non vive tali conflitti, quei danni che permangono nel tempo, nell’arco di un’intera vita. Sono i danni alla salute fisica e mentale. I bambini non sono esenti da questi rischi, anzi. Purtroppo ne sono l’incarnazione più duratura nel tempo.

Ci sono rischi attivi e rischi passivi per i più piccoli da calcolare. Infatti possono essere costretti a lottare, come i bambini soldato, oppure rimanere feriti nel conflitto (rischi attivi); tra i rischi passivi invece possiamo inserire la crisi economica, sociale e culturale nella quale sono costretti a vivere.

Guerra e bambini: i rischi dei bambini soldato

Sempre in questi giorni non mancano di girare le foto dei civili ucraini che si preparano all’invasione. Sono ritratti anziani, bambini e adulti con fucili di legno o scarichi in mano mentre provano a ricaricare o tentano qualche manovra fisica. Forse queste immagini ci colpiscono più di altre perché avvengono vicino a noi, ma non è un fenomeno raro.

L’UNICEF ricorda ogni anno i migliaia di bambini reclutati e utilizzati nei conflitti armati in tutto il mondo. In meno di un ventennio (2005-2020) sono stati 93 mila i bambini costretti alle armi. I bambini soldato vengono rapiti, acquistati o manipolati per imbracciare le armi e per compiere altre operazioni.

Uno degli ultimi report sul tema dei bambini soldato, datato 2017, conta 7.360 vittime o gravemente feriti. 5.300 sono stati vittime di armi esplosive quali bombe, mine, ordigni inesplosi o attacchi suicidi.

I rischi della guerra per i bambini vanno oltre i traumi fisici

Abbiamo descritto uno scenario con molte vittime e feriti gravi, ma cosa vuol dire davvero esporre dei bambini a questo genere di rischio?

È un po’ come quando sentiamo o leggiamo di un incidente stradale. Tutti vivi magari, ma con feriti gravi o gravissimi. Cosa si intende per feriti gravi? In un contesto di guerra si parla di feriti gravi come traumi fisici e, in particolare, amputazioni. Ma gli effetti di questi traumi possono ricadere anche sulla salute mentale.

Oltre i rischi per i danni fisici, in un conflitto si devono tenere in considerazione i danni alla salute e al benessere mentale. I bambini che vivono in zone di guerra o che partecipano a un conflitto armato sono esposti a forti emozioni. Queste causano e sono causate da sindrome da stress post traumatico.

Paura dei rumori forti, senso di abbandono, ma anche rabbia, vergogna e ansia generalizzata sono soltanto alcune delle conseguenze. Insomma, dall’ironica immagine tratta da I Simpson che cita “Perché nessuno pensa ai bambini?”, dovremmo davvero iniziare a pensare alle conseguenze a lungo termine di scelte politiche e militari dal grave impatto sulla vita dei civili di oggi e di domani.

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# Guerra

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