Quanto guadagna un giudice a seconda dell’anzianità e del ramo della Giustizia in cui opera, le differenze e quanto guadagna il magistrato.
Ci si chiede spesso quanto guadagnano giudici e magistrati, considerando il particolare rilievo del compito che assolvono. In realtà, quanto a retribuzione, il livello è piuttosto eterogeneo, perché sono compresi diversi rami professionali, e comprende una forbice davvero ampia, indicativamente tra 700 e 15.000 euro al mese.
È quindi necessario distinguere fra magistrato e giudice, ma anche fra i diversi rami di impiego dei giudici.
Quanto guadagna un magistrato?
Spesso si usano i termini giudice e magistrato come sinonimi, portando a un significato non necessariamente errato ma comunque impreciso. La magistratura si divide infatti in due rami: la magistratura giudicante, composta appunto dai giudici, e quella requirente rappresentata dai pubblici ministeri.
Il pubblico ministero è un magistrato, così come un giudice è un magistrato, ma il solo termine “magistrato” non indica la tipologia a cui ci si riferisce. La confusione è alimentata dal fatto che il percorso per entrare in magistratura è comune e si differenzia esclusivamente con la scelta finale, necessaria semplicemente a garantire l’imparzialità dei magistrati e la separazione dei loro poteri.
Per rispondere alla domanda “quanto guadagna un magistrato” bisogna dunque distinguere tra il guadagno di un pubblico ministero e quello delle diverse tipologie di giudice.
Quanto guadagna un pubblico ministero
Il pubblico ministero all’inizio della sua carriera vanta uno stipendio di partenza di tutto rispetto, che si aggira intorno ai 2.200/2.500 euro mensili. Gli scatti di anzianità ogni 4 anni permettono poi al magistrato requirente di guadagnare circa 5.000 al mese a metà carriera, fino a un massimo di 8.000 euro mensili dopo aver esercitato la professione per almeno 30 anni.
Quanto guadagna un giudice ordinario
Il giudice ordinario all’inizio della sua carriera percepisce uno stipendio che si aggira intorno ai 2.200/2.500 euro al mese, esattamente come il pubblico ministero. Esattamente allo stesso modo, gli scatti di anzianità consentono al giudice di arrivare verso la fine della carriera con uno stipendio mensile di 8.000 euro netti o poco meno.
Quanto guadagna un giudice amministrativo
I giudici amministrativi, operanti nei Tar nazionali sulle controversie che interessano la Pubblica Amministrazione, percepiscono una retribuzione di partenza doppia rispetto ai colleghi civilisti e penalisti. Il guadagno del giudice ordinario va, infatti, da circa 5.000 euro fino a 15.000 euro al mese con l’anzianità.
Quanto guadagna un giudice in Corte d’Appello
Il giudice in Corte d’Appello tratta le materie del giudice ordinario, bensì nel secondo grado di giudizio. I giudici della Corte d’Appello percepiscono poco meno di 6.000 euro e soltanto all’inizio della carriera, potendo sfiorare facilmente con gli anni il tetto di quasi 9.000 euro.
Quanto guadagna un giudice cassazionista
Il giudice cassazionista può vantare lo stipendio più elevato della categoria, naturalmente a fronte della responsabilità e della delicatezza del ruolo rivestito, a cui si può accedere soltanto candidandosi dopo almeno 19 anni di servizio (di cui 11 in tribunale ordinario e 7 in Corte d’Appello).
A fronte di questa lunga esperienza, i giudici della Corte di Cassazione percepiscono uno stipendio iniziale di 8.000 euro che può crescere fino a circa 15.000 grazie agli scatti di anzianità.
Quanto guadagna un giudice onorario
Una figura professionale completamente diversa, ma che merita necessariamente la menzione in una trattazione sui giudici, è quella del giudice onorario. Quest’ultimo, infatti, non è un magistrato togato, ma un professionista del diritto (come un avvocato o un professore universitario) che mette a disposizione della magistratura le proprie competenze per un periodo limitato di tempo.
Il magistrato onorario più conosciuto è il giudice di pace, ma il giudice onorario può occuparsi anche di giudizi civili e penali. Date le differenze di categoria e il presupposto di un’altra professione principale, i giudici onorari non percepiscono un vero e proprio stipendio, ma un’indennità mensile che raramente supera i 700 euro.
Da anni, infatti, la retribuzione dei magistrati onorari è oggetto di proteste al momento poco produttive, tanto che il numero di giudici di pace sul territorio è in continua discesa.
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