Quota 100, Salvini cambia idea: “Rinnoviamola a costo zero”. Ma come?

Antonio Cosenza

07/02/2021

Nonostante l’appoggio della Lega al nuovo Governo Draghi, non ci sono possibilità di una conferma di Quota 100. Salvini cambia atteggiamento a riguardo e spiega di essere disposto a trattare per un rinnovo a costo zero.

Quota 100, Salvini cambia idea: “Rinnoviamola a costo zero”. Ma come?

Il destino di Quota 100 potrebbe non essere diverso da quello preannunciato, nonostante il cambio di Governo che dovrebbe portare Mario Draghi alla Presidenza del Consiglio.

Eppure, nonostante nei mesi scorsi Matteo Salvini abbia intrapreso una vera e propria battaglia ai danni del Governo Conte-bis, colpevole di non voler rinnovare Quota 100 “riportando l’Italia ai temi della Legge Fornero”, oggi il leader del Carroccio sembra aver cambiato totalmente atteggiamento, anche nei confronti di quella che è stata la sua misura simbolo.

Di Quota 100 Matteo Salvini ne ha parlato alla trasmissione “Il caffè della domenica” in onda su Radio 24, dove Matteo Salvini ha dovuto giustificare la sua scelta di appoggiare un Governo guidato da un leader fortemente europeista, qual è Mario Draghi.

La posizione della Lega nei confronti dell’Unione Europea è sempre stata di opposizione e in passato Salvini non ha speso parole al miele nei confronti di Draghi. Ricordiamo, ad esempio, quanto dichiarato da Salvini il 6 febbraio 2017, quando Draghi fu descritto come “complice di un’Unione Europea che vuole massacrare gli italiani”.

A tal proposito, Salvini ha detto di “lasciare agli altri le etichette”, aggiungendo che se appoggerà il Governo non è per un’improvvisa conversione europeista quanto per il fatto che vuole dare il proprio contributo ad “operare un taglio delle tasse e della burocrazia per far ripartire i cantieri e dare respiro a famiglie, commercianti e imprese”.

Anche in merito a Quota 100 l’atteggiamento di Matteo Salvini sembra essere cambiato. Da una difesa a spada tratta, infatti, si è passati improvvisamente alla possibilità che se ne discuta valutandone i costi.

Quota 100 verrà confermata? Secondo Salvini solo se “a costo zero

Sarà quasi impossibile che un Governo Draghi possa confermare Quota 100, in scadenza il 31 dicembre 2021. Una misura che l’Unione Europea ha sempre condannato, in quanto colpevole di prevedere un trattamento troppo vantaggioso per i lavoratori, con un impatto negativo per la spesa pensionistica.

Dall’UE chiedono, anche in vista dell’arrivo delle risorse del Recovery Fund, di dare piena attuazione alla riforma Fornero, limitando quindi qualsiasi alternativa ad essa.

E un leader fortemente europeista come Mario Draghi non potrà che seguire le indicazioni che arrivano dall’UE.

A tal proposito, ci siamo chiesti in che modo Matteo Salvini accetterà di far parte di un Governo che sarà effettivamente “colpevole” di non rinnovare Quota 100. Ebbene, Salvini - che fino a poche settimane fa si diceva “pronto alle barricate” nel caso di mancata proroga della misura - oggi sembra aver cambiato atteggiamento.

Questo, infatti, ha dichiarato che solitamente “non si siede al tavolo con qualcuno dicendo che o è così o pomì, in quanto è solito fare ragionamenti”.

Salvini si dice disposto a valutare se ci sono le condizioni per una conferma di Quota 100. Ad esempio, qualora il rinnovo di Quota 100 dovesse essere a costo zero, non ci sarebbe motivo per “rinunciare ad uno strumento che dà respiro a persone che hanno almeno 62 anni e hanno lavorato per 38 anni”.

Ci chiediamo, però, com’è possibile che una misura che in tre anni ha investito circa 20 miliardi di euro possa improvvisamente essere a costo zero. In assenza di costi aggiuntivi, infatti, nessuno si sarebbe posto il problema di una conferma di Quota 100; le risorse per un rinnovo, però, servono e sono molte anche perché bisogna considerare l’impatto a lungo termine di un aumento del numero dei pensionamenti anticipati.

Affinché Quota 100 possa essere a costo zero servirebbe una penalizzazione importante per coloro che decidono di anticipare l’accesso alla misura. Una sorta di ricalcolo contributivo come già avviene per Opzione Donna; ma in che modo Salvini lo giustificherebbe ai propri elettori?

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