A causa del Reddito di Cittadinanza si potrebbe perdere il diritto al gratuito patrocinio: ecco perché.
Si tiene conto anche del Reddito di Cittadinanza per determinare se una persona soddisfa o meno i requisiti economici per godere del gratuito patrocinio.
Il patrocinio a spese dello Stato, meglio conosciuto come “gratuito patrocinio”, è quell’istituto di civiltà giuridica che consente alle persone che sono in una situazione di difficoltà economica - e quindi non possono permettersi un avvocato - di difendersi comunque di fronte alle autorità giudiziarie.
Grazie al gratuito patrocinio, infatti, anche il cittadino che non ha i mezzi per pagare un difensore può affrontare un processo; il compenso dell’avvocato, infatti, sarà a carico dello Stato.
Ebbene, ogni anno vengono aggiornate le soglie reddituali entro le quali bisogna stare per godere del gratuito patrocinio. A tal proposito, ci si chiede cosa succede a chi prende il Reddito di Cittadinanza.
Si potrebbe pensare, infatti, che coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza hanno automaticamente diritto al gratuito patrocinio, in quanto le soglie per godere del sostegno economico sono più basse rispetto a quelle previste per il patrocinio a spese dello Stato.
Avendo diritto all’uno, quindi, si dovrebbe avere pari diritto all’altro; tuttavia, non è proprio così, in quanto potrebbe essere che sia proprio il Reddito di Cittadinanza a far comportare il superamento delle soglie reddituali per godere del gratuito patrocinio. Vediamo perché.
Calcolo del reddito per godere del gratuito patrocinio: si considera anche l’RdC
Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, anche se il Reddito di Cittadinanza non fa reddito - è esente dal pagamento delle tasse e quindi non va indicato in sede di dichiarazione dei redditi - questo è comunque rilevante per determinare il limite di reddito per rientrare nel gratuito patrocinio.
A sostegno di questa tesi, l’Agenzia delle Entrate ha riportato una sentenza della Corte di Cassazione nella quale si legge che:
Ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, per la determinazione dei limiti di reddito rilevano anche i redditi che non sono stati assoggettati ad imposte vuoi perché non rientranti nella base imponibile, vuoi perché esenti, vuoi perché di fatto non hanno subito alcuna imposizione; ne consegue che rilevano anche i redditi da attività illecite ovvero i redditi per i quali l’imposizione fiscale è stata esclusa.
Quanto percepito nel corso dell’ultimo anno a titolo di Reddito di Cittadinanza, quindi, va considerato ai fini del gratuito patrocinio. E ricordiamo anche che il RdC si considera ai fini ISEE.
Potrebbe succedere, quindi, che a causa del Reddito di Cittadinanza percepito si superino le soglie previste per avere diritto al gratuito patrocinio, perdendo quindi la possibilità di farsi assistere a spese dello Stato.
Gratuito patrocinio: qual è il reddito massimo per il 2021?
Con un recente decreto del Ministero della Giustizia, è stata aumentata la soglia massima per accedere al gratuito patrocinio. Sulla base degli aggiornamenti Istat, il nuovo limite di reddito è stato incrementato di 256,86€, allargando così la platea dei beneficiari per circa 280mila persone.
Nel dettaglio, la soglia massima per il 2021 è pari a 11.746,68€.
Ricordiamo che per determinare la propria soglia reddituale si terrà conto di tutti i redditi, sia soggetti che esenti dall’IRPEF (come, appunto, il Reddito di Cittadinanza).
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