Sul Reddito di Cittadinanza, Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia sono sempre stati contrari: ecco la loro proposta.
Fratelli d’Italia è da sempre un partito politico contrario al Reddito di Cittadinanza, almeno così come la misura di sussidio è al momento strutturata.
La difesa del Reddito di Cittadinanza sarà, in effetti, l’ardua battaglia del Movimento 5 Stelle durante tutto il prossimo autunno, con Giuseppe Conte pronto a salvare uno dei fondamenti strutturali del M5S.
Intanto, Giorgia Meloni fa una proposta con Fratelli d’Italia che potrebbe andarsi a collocare al posto del Reddito di Cittadinanza, qualora questo venisse abolito.
Perché Fratelli d’Italia vuole abolire il Reddito di Cittadinanza
Secondo il partito politico Fratelli d’Italia, il sussidio del Reddito di Cittadinanza è da sempre stata una misura che si colloca tra il favorire i furbi e il non aiutare chi veramente ha bisogno.
In particolare, Giorgia Meloni si è sempre scagliata contro questo sussidio, ritenendolo una menzogna che non avrebbe in alcun modo aiutato gli italiani a trovare lavoro. Al contrario, la leader politica di Fratelli d’Italia lo ha sempre considerato un disincentivo a impegnarsi nel cercare lavoro e una delle cause dell’incremento del lavoro in nero.
In un post di Facebook della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni non manca l’occasione per rimarcare l’idea secondo cui la povertà si combatte creando più posti di lavoro, non con quella dipendenza che viene definita “assistenzialismo di Stato”.
La proposta di Fratelli d’Italia in alternativa all’RdC
Fratelli d’Italia propone l’abolizione del Reddito di Cittadinanza così come è strutturato, in funzione dell’istituzione di un nuovo tipo di sussidio volto ad aiutare le famiglie in difficoltà. Pare, infatti, che Fratelli d’Italia non vorrebbe eliminare del tutto l’assistenza a chi è più in difficoltà, ma solo cambiarne le modalità.
Nello specifico, la proposta di Giorgia Meloni per abolire e sostituire il sussidio al momento in attivo del Reddito di Cittadinanza, è quella di introdurre uno strumento che si basi su di un assegno di solidarietà. Secondo la proposta, chiunque percepisce l’assegno di solidarietà è obbligato a lavorare per lo Stato o per il Comune di residenza.
L’assegno di solidarietà per chi si trova in difficoltà avrebbe un importo di 300 euro più 250 euro per ogni componente del nucleo familiare a carico. Nella categoria dei più bisognosi rientrerebbero tutti coloro che sono totalmente privi di reddito, che non hanno alcun tipo di risparmio e che non possiedono alcuna casa al di fuori della prima.
Le critiche alla proposta di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni
Le critiche alla proposta di Giorgia Meloni abbondano, però sul tavolo della discussione tra forze politiche pare che la misura di sussidio dell’RdC così come è strutturata al momento inizi a vacillare.
La leader Giorgia Meloni, in merito alle critiche, ricorda nel post di Facebook che quasi tutte le forze politiche ora iniziano a convenire con Fratelli d’Italia che l’RdC così com’è strutturato potrebbe avviarsi verso il declino.
Riguardo alle parole di Giorgia Meloni su Facebook, in effetti, sia Salvini sia Renzi stanno sostenendo la sua stessa intenzione di voler eliminare il Reddito di Cittadinanza, senza però proporne un’alternativa, cosa che arriva invece da Fratelli d’Italia. Sulla fattibilità o sulla concreta utilità di misure e alternative poi, è tutto ancora da vedere e - soprattutto - da discutere.
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