Regioni a rischio zona gialla dal 27 settembre: cosa cambia da lunedì

Martino Grassi

24 Settembre 2021 - 09:24

Quali sono le regioni che rischiano il passaggio in zona gialla a partire dal prossimo lunedì 27 settembre dopo il monitoraggio dell’ISS e del ministero della Salute? La situazione in Italia.

Regioni a rischio zona gialla dal 27 settembre: cosa cambia da lunedì

Atteso per oggi il consueto monitoraggio del Ministero della Salute con cui saranno decise le regioni che passeranno in zona gialla a partire dal prossimo lunedì 27 settembre in base al tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali e all’incidenza dei contagi ogni 100.000 abitanti.

Al momento tutto il nostro Paese continua a essere in zona bianca, a eccezione della Sicilia che si trova in zona gialla dal 30 agosto. Nelle scorse settimane anche la Calabria e la Sardegna hanno corso più volte il rischio di cambiare colore ma fino a oggi questo non è ancora accaduto. Vediamo dunque qual è la situazione nelle varie regioni e cosa potrebbe cambiare da lunedì 27 settembre.

Regioni in zona gialla dal 27 settembre: cosa cambia

Quali sono le regioni che rischiano di finire in zona gialla a partire dal prossimo lunedì 27 settembre? Ancora manca l’ufficialità, ma prendendo in considerazione i dati forniti da Agenas di martedì 21 settembre, quelli che determinano gli eventuali cambi di colore delle regioni, è possibile prevedere quali regioni potrebbero cambiare colore.

Come sempre l’ultima parola spetta al ministro della Salute Roberto Speranza, ma al momento pare che non ci saranno grandi novità per quanto riguarda la prossima settimana. Con molta probabilità, nonostante un netto miglioramento della situazione, l’unica regione a rimanere in giallo dovrebbe essere la Sicilia. Stando ai dati di Agenas la regione ha fatto registrare un tasso di occupazione dei posti letto in area medica del 17%, mentre per quanto riguarda le terapie intensive l’occupazione è scesa al 10%. Se la tendenza dovesse rimanere invariata è molto probabile che da ottobre anche la Sicilia possa tornare in zona bianca dato che già nella giornata di ieri la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati era al 9%.

Nel corso delle ultime settimane anche la Calabria e la Sardegna sono rimaste in bilico, tuttavia negli ultimi giorni la situazione pare nettamente migliorata e dunque a oggi l’ipotesi del cambio di colore appare esclusa. In Calabria, sebbene l’occupazione in area medica sia rimasta ferma al 18% quella delle terapie intensive è scesa al 7%, mentre in Sardegna risulta essere occupato l’11% dei posti letto in area non critica e l’8% dei reparti di rianimazione, cifre ben lontane dalle soglie fissate dal governo.

La situazione nelle altre regioni

Nel corso degli scorsi giorni erano diventate sorvegliate speciali anche le Marche e la Toscana. Entrambe le regioni infatti avevano fatto registrare un tasso di occupazione delle terapie intensive pari al 9% e dunque molto vicino alla soglia del 10% fissata dal governo, tuttavia le cifre relative all’occupazione dei reparti in area medica erano ben al di sotto del valore che sancisce il cambio colore.

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