Alla vigilia della riunione di Bank of England, l’inflazione schizza a nuovi massimi oltre il 5% annuale in Regno Unito. Cosa deciderà BoE, pressata da prezzi alle stelle e timori per Omicron?
L’inflazione nel Regno Unito è salita al livello più alto in più di un decennio a novembre, superando il 5% prima di quanto la Banca d’Inghilterra si aspettasse.
Il dato è stato aggiornato proprio alla vigilia dell’incontro di dicembre di BoE, alimentando le speculazioni su cosa deciderà l’istituto sul rialzo dei tassi e un eventuale inizio di tapering.
Il tasso di inflazione complessivo è aumentato dal 4,2% di ottobre, crescendo di 3,1 punti percentuali nell’arco di soli quattro mesi, il guadagno più veloce mai registrato.
Senza la minaccia della variante Omicron, le cifre, così come i dati che indicano un rafforzamento del mercato del lavoro, potevano essere stati sufficienti per alzare i tassi di interesse. Ma con le nuove restrizioni del Governo che si aggiungono all’incertezza economica, investitori ed economisti si aspettano che il Comitato di politica monetaria ritarderà la mossa fino a febbraio.
Cosa deciderà Bank of England?
Regno Unito: l’inflazione al 5,1% mette in crisi BoE
Gli aumenti nei prezzi di abbigliamento, carburante per auto e dei veicoli usati hanno spinto al 5,1% annuale l’IPC inglese.
L’inflazione di fondo, che esclude l’energia e altre voci volatili, è salita al 4%, il più alto livello dal 1992. Inoltre, le fabbriche hanno aumentato i prezzi del 9,1% nell’anno fino a novembre in risposta a un rialzo del 14,3% di combustibili e materie prime. Questi incrementi sono stati i più rapidi dal 2008.
Richard Carter, capo della ricerca sui tassi fissi presso Quilter Cheviot, ha commentato si CNBC:
“Purtroppo per i consumatori, il picco di inflazione potrebbe rivelarsi tra qualche mese. I dati odierni dell’IPC servono solo ad aumentare la pressione sulla Banca d’Inghilterra per il rialzo dei tassi di interesse durante la riunione del MPC di domani.”
La lettura dell’inflazione, infatti, è giunta in un momento cruciale per il Regno Unito. Domani, 16 dicembre, si riunisce Bank of England e ora la domanda più insistente degli analisti è: cosa deciderà sull’inasprimento della politica monetaria?
Secondo Dan Hanson di Bloomberg Economics, i dati sui prezzi rafforzano l’argomento per aumentare i tassi di interesse prima piuttosto che dopo e significano che significa che “un aumento dei tassi di interesse da parte della BOE non può essere escluso giovedì. Ma il nostro caso base è che la banca centrale trattenga ancora il rialzo, citando l’incertezza sulla variante Omicron”
Visione simile di Richard Carter:
“la Banca d’Inghilterra potrebbe decidere che la discrezione è la scelta migliore e aspettare fino al prossimo anno, data l’attuale incertezza che circonda l’impatto della variante Omicron sull’economia, insieme al rischio che potrebbero essere necessarie ulteriori restrizioni fra non molto.”
Intanto, nel suo consueto bilancio economico sul Regno Unito, il Fondo Monetario Internazionale questa settimana ha affermato che il tasso di inflazione potrebbe raggiungere il 5,5% in primavera, mettendo in guardia la BoE dal “pregiudizio di inazione”.
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